venerdì 6 luglio 2012


Un creatore ha voluto l'universo – Universo - Il commento del cardinale e teologo alla scoperta della particella di Dio di Elio Sgreccia, 5/07/2012, http://vaticaninsider.lastampa.it/

Roma
La rilevanza della scoperta della «particella di Dio» è riconosciuta dall’intera comunità scientifica, ma un dato mi pare ancora più rilevante. E cioè che si va consolidando in tutti la convinzione che l’universo abbia un origine e una causa proporzionata. Lungo la storia della scienza si sono succedute teorie come quelle della nebulosa originaria o del Big Bang. Stavolta l’ipotesi va ancora più in profondità, fino al cuore della materia: si suppone che esista un elemento primigenio da cui sia scaturito il mondo. Noi la chiamiamo creazione in quanto è l’azione di un creatore intelligente che ha pensato e voluto l’universo.

Questi vari punti individuati hanno una certa relazione con la fase iniziale del creato, ma la vera causa non può essere in questi fatti scientifici bensì in un essere intelligente che noi chiamiamo Dio la cui azione è appunto la creazione. Spetta alla scienza identificare il «fattore primo» dal punto di vista materiale, però supporre l’esistenza di un creatore richiede un salto filosofico. Può darsi che neppure questa meravigliosa scoperta indichi l’atto iniziale della materia, ma è indubitabile che vi sia un inizio della creazione. Tra fede e scienza non vi è opposizione, nonostante alcuni episodi di incomprensione nei secoli. La Bibbia ci parla della creazione come del primo linguaggio attraverso il quale Dio ci rivela qualcosa di sé. Benedetto XVI ha più volte elogiato i tanti scienziati ispirati da stupore e gratitudine di fronte al mondo che ai loro occhi appare come l’opera buona di un Creatore sapiente e amorevole. Lo studio scientifico si trasforma così in un inno di lode.

E’ in corso la causa di beatificazione dei quell’astrofisico Enrico Medi che scriveva: «Oh, voi misteriose galassie, io vi vedo, vi calcolo, vi intendo, vi studio e vi scopro, vi penetro e vi raccolgo. Io prendo voi stelle nelle mie mani, e tremando nell’unità dell’essere mio vi alzo al di sopra di voi stesse, e in preghiera vi porgo al Creatore, che solo per mezzo mio voi stelle potete adorare».

Nessun commento:

Posta un commento