venerdì 4 novembre 2011


La pioniera - «Conservazione autologa? -  Avvenire, 4 novembre 2011

Del tutto inutile la  conservazione autologa del sangue cordonale è inutile». Al termine del terzo Congresso mondiale sul sangue cordonale, appena concluso a Roma, Eliane Gluckman, l’ematologa nota per aver eseguito il primo trapianto di sangue del cordone al mondo nel 1988, nonricorre a giri di parole: «Le banche commerciali non hanno alcuna base scientifica per il servizio che offrono».
Quali sono le nuove acquisizioni scientifiche sull’utilizzo delle cellule del sangue cordonale?
«In questo congresso abbiamo analizzato tutti i fattori che contribuiscono al successo del trapianto di sangue placentare, nelle malattie ematologiche.
Abbiamo identificato nuove possibili applicazioni cliniche e individuato anche nuovi meccanismi per selezionare meglio i donatori, il ruolo dei fattori della madre e del padre in questa scelta, i gruppi sanguigni che hanno importanza per tale tipo di trapianto. E abbiamo anche discusso delle nuove indicazioni riguardo alla medicina rigenerativa».
Quali sono le patologie che attualmente è possibile curare attraverso il sangue da cordone ombelicale?
«Principalmente le malattie maligne del sangue, come le leucemie e i linfomi, e alcune malattie ereditarie come le talassemie».
Per quanto riguarda la medicina rigenerativa quali sono le possibili applicazioni cliniche?
«Non sappiamo, siamo ancora in una fase iniziale. Attualmente le applicazioni del sangue cordonale sono limitate a queste malattie del sangue».
In Italia c’è una polemica in corso tra chi sostiene che la conservazione del sangue cordonale per uso proprio sia utile, e quindi promuove il servizio offerto nelle banche private che operano all’estero visto che in Italia la legislazione lo vieta, e chi invece ritiene che tutto ciò sia infondato. Lei cosa ne pensa? È favorevole alla conservazione autologa?
«Assolutamente no, perché non è dimostrata alcuna applicazione clinica».
E cosa pensa delle banche private che promettono alle mamme di poter utilizzare il sangue cordonale per possibili malattie future dei loro bambini?
«Le banche commerciali finora non hanno dimostrato l’utilizzo clinico del sangue cordonale conservato per sé. Non hanno alcuna base scientifica per il servizio che offrono». (G.Mel.)

Nessun commento:

Posta un commento