Approvato il primofarmaco ottenutoda piante ingegnerizzate - 13 giu
2012, http://salute24.ilsole24ore.com
La Food and Drug Administration
(FDA) statunitense ha approvato l'uso del primo farmaco prodotto utilizzato
cellule di piante ingegnerizzate. La decisione, di cui ha dato notizia la
rivista Nature Biotechnology, fa entrare per la prima volta i vegetali
nell'elenco degli organismi geneticamente modificati (ogm) utilizzati per la
produzione di un medicinale.
Il caso più famoso di ogm messo a
punto per ottenere “biofabbriche” di farmaci è quello dei microrganismi in
grado di sintetizzare l'insulina. Questa volta, invece, sono state le cellule
di carota a permettere di ottenere un enzima umano per curare chi soffre della
malattia di Gaucher di tipo I. Quest'ultima è un disturbo genetico che causa
l'accumulo di lipidi in organi e tessuti, provocando frequenti emorragie,
atrofia muscolare, stanchezza, problemi al fegato e alla milza una serie di
altri sintomi che possono essere contrastati solo con la somministrazione di
questa molecola.
Il farmaco “ricombinante”
prodotto dalle cellule di carota può essere somministrato tramite iniezione.
Altri ricercatori stanno effettuando studi clinici anche per valutare la
possibilità di assumere la terapia per via orale.
Approvato il primo farmaco
ottenuto da piante ingegnerizzate
La Food and Drug Administration
statunitense ha approvato l'uso del primo farmaco prodotto utilizzato cellule
di piante ingegnerizzate. La decisione, di cui ha dato notizia la rivista
Nature Biotechnology, fa entrare per la prima volta i vegetali nell'elenco
degli organismi geneticamente modificati (ogm) utilizzati per la produzione di
un medicinale.
Il caso più famoso di ogm messo a
punto per ottenere “biofabbriche” di farmaci è con tutta probabilità quello dei
microrganismi in grado di sintetizzare l'insulina. Questa volta, invece, sono
le cellule di carota a permettere di ottenere un enzima umano per curare chi
soffre della malattia di Gaucher di tipo I. Quest'ultima è un disturbo genetico
che causa l'accumulo di lipidi in organi e tessuti, provocando frequenti
emorragie, atrofia muscolare, stanchezza, problemi al fegato e alla milza una serie
di altri sintomi che possono essere contrastati con la somministrazione di
questa molecola.
Il farmaco “ricombinante”
prodotto dalle cellule di carota può essere somministrato tramite iniezione.
Altri ricercatori stanno effettuando studi clinici anche per valutare la
possibilità di assumere la terapia per via orale
Approvato il primo farmaco
ottenuto da piante ingegnerizzate
La Food and Drug Administration
statunitense ha approvato l'uso del primo farmaco prodotto utilizzato cellule
di piante ingegnerizzate. La decisione, di cui ha dato notizia la rivista
Nature Biotechnology, fa entrare per la prima volta i vegetali nell'elenco
degli organismi geneticamente modificati (ogm) utilizzati per la produzione di
un medicinale.
Il caso più famoso di ogm messo a
punto per ottenere “biofabbriche” di farmaci è con tutta probabilità quello dei
microrganismi in grado di sintetizzare l'insulina. Questa volta, invece, sono
le cellule di carota a permettere di ottenere un enzima umano per curare chi
soffre della malattia di Gaucher di tipo I. Quest'ultima è un disturbo genetico
che causa l'accumulo di lipidi in organi e tessuti, provocando frequenti
emorragie, atrofia muscolare, stanchezza, problemi al fegato e alla milza una
serie di altri sintomi che possono essere contrastati con la somministrazione
di questa molecola.
Il farmaco “ricombinante”
prodotto dalle cellule di carota può essere somministrato tramite iniezione.
Altri ricercatori stanno effettuando studi clinici anche per valutare la
possibilità di assumere la terapia per via orale.
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