Scoperto elisir di giovinezza – L’invecchiamento si blocca – Secondo uno
studio francese è possibile fare ringiovanire le cellule del nostro corpo.
Scoperta utile per Parkinson e Alzheimer, 02/11/2011, http://www.libero-news.it/
L'elisir di eterna giovinezzza,
miraggio da sempre rincorso dall'uomo nel corso dei secoli, potrebbe diventare
realtà. Almeno per le cellule del nostro corpo. Secondo uno studio
dell'Istituto di genomica funzionale dell'università di Montpellier, condotto
dal dottor Jean-Marc Lemaitre e dalla sua equipe di ricercatori,
l'invecchiamento delle cellule sarebbe un processo reversibile. Detto in altre
parole si può intervenire in vitro sull'età delle cellule bloccandone
l'invecchiamento e riprogrammandole in modo da renderle 'staminali pluripotenti
indotte', ovvero capaci di suddividersi e moltiplicarsi.
Cellule embrionali - Secondo il
'Corriere della sera', che ha dato la notizia, lo studio, pubblicato ieri sulla
rivista scientifica 'Genes & Development', potrebbe autorizzare l'ipotesi
di una giovinezza cellulare riacquistabile e prolungabile. Attualmente gli
esperimenti in questo campo hanno sempre utilizzato cellule staminali
embrionali, in grado di differenziarsi in qualsiasi delle varie cellule
dell'organismo (epatiche, cardiache, celebrali, etc). Tuttavia nel caso di
queste cellule subentrano problemi di
carattere etico, a causa dell'utilizzo di embrioni che, in alcuni paesi come la
Francia, è proibito salvo casi particolari.
La scoperta - Il primo step del
percorso di intervento sull'età di cellule adulte risaliva al 2007 ad opera del
giapponese Shinya Yamakanaka che era riuscito a ripristinare la stessa capacità
di differenziarsi delle cellule embrionali nelle cellule adulte. Nel caso di
Lamaitre la scoperta sarebbe ancora più eclatante, perchè a essere ringiovanite
sono addirittura cellule appartenenti a persone anziane (uomini di 74, 92, 94,
96 e addirittura 101 anni)."Ogni cellula"- ha spiegato lo scienziato
francese- "normalmente controlla con regolarità lo stato delle proprie
funzioni e quando si accorge che sono ormai degradate smette di dividersi e
moltiplicarsi". Questa fase terminale dello svilluppo cellulare fino ad
ora era considerata irreversibile, realtà smentita dalle scoperte dello
studioso francese.
Applicazioni pratiche - I
risvolti più interessanti di questa importantissima scoperta riguardano la cure
di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson, ma anche
diabete, artrosi e problemi cardiaci dovuti all'età. Tuttavia il passo dalla teoria
alla pratica sembra tutt'altro che breve. Nessuno ha, infatti, ancora
reinserito nell'organismo cellule così modificate anche perchè oltre ai
problemi economici che un'operazione di questo tipo comporterebbe, la questione
ha anche implicazioni filosofiche-religiose molto serie.
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