Come curare i bimbi I corsi di Cameron per i genitori inglesi, 19
maggio 2012, http://www.blogncc.com
È un cavallo di battaglia di
David Cameron: una brava mamma e un bravo papà sono il primo mattone di una
nazione forte e di sani principi. Va da sé, nella visione cameroniana, che una
brava mamma e un bravo papà si vedono dal principio e dai particolari: se sanno
avvolgere il pannolino, se sanno allattare il pupo, se sanno usare parole
tenere, se lo sanno crescere con amore e cura. Certo, può capitare che non ne
siano capaci, per inesperienza o negligenza, e allora occorre che di loro se ne
occupi lo Stato, che li formi ad essere appunto una bravamamma e un bravo papà.
È in gioco il futuro della collettività. La medicina si chiama Stato- balia.
Dalle parole ai fatti. La scorsa estate, quando nelle periferie della capitale
si erano scatenati i furori della rivolta, il premier si era espresso in modo
chiaro. E con tono perentorio era sbottato: se fra le mura domestiche cresce un
delinquentello la colpa non è di quel delinquentello, piuttosto lo è della
scuola che ha smesso di educare al rispetto dell’autorità e soprattutto lo è
dei genitori i quali vedono i figli fare i loro comodi, li vedono uscire la
notte, li vedono che non studiano, li vedono ubriacarsi e non muovono un dito,
se ne stanno zitti e quieti, si disinteressano dell’adolescente. Anzi, si sono
sempre disinteressati. Per cui aveva suggerito, bisogna che lo Stato cerchi
rimedio a questo fallimento familiare. E lo cerchi da subito, da che mamma e
papà sono alle prese con un bambino in tenera età. «Per ricostruire una società
equilibrata dobbiamo ricominciare da qui, dalla base». Ovvero dai rudimenti
della più difficile fra le «professioni », quella di genitore. David Cameron,
che pure è un padre scrupoloso e attento, non ha mica dimenticato la sue
considerazioni e la sua promessa. E, magari per respirare dopo il diluvio di
polemiche sugli scandali che hanno toccato Downing Street, scombussolando le
carte in tavola è partito lancia in resta con un programma di aiuti alle
famiglie. Una mezza rivoluzione. Prima ha messo sul piatto 3,4milioni di
sterline per divulgare attraverso il sito Internet del servizio sanitario
pubblico, le regole e i consigli su come si culla un neonato, su come si
cambia, su come si scelgono i pannolini e su come si superano i momenti di
stress. Nulla di eccezionale. Poi, però, ha aggiunto la ciliegina: 20 ore di
lezioni, due ore ogni sessione, per insegnare alle coppie con figli fino a
cinque anni a esercitare l’arte del focolare domestico, persino per dispensare
qualche utile indicazione sui nomi più emeno alla moda del momento, sui nomi
più diffusi. Insomma, uno Stato che provvede proprio a tutto. Uno Stato-balia?
Forse, uno Stato troppo impiccione? «No uno Stato saggio e sensibile » ha
replicato seccato Cameron, in volo verso il vertice del G8 e verso le grane
della crisi greca. Non c’è più da perdere tempo. Il tema va affrontato di
petto. Dunque, mamme e papà a scuola: nelle parafarmacie Boots saranno messi in
distribuzione voucher del valore di 100 sterline che, una volta ritirati senza
versare un soldo, saranno consegnati ai centri abilitati alla organizzazione
dei corsi e daranno diritto alla frequenza. Si è già partiti, in via
sperimentale a Londra, nella zona di Camden, aMiddlesborough e a High Peak nel
Derbyshire. Cinquantamila le persone coinvolte. Se funziona si allargherà all’Inghilterra.
Si chiama «C.A.N. Parent», acronimo che sta per «rete delle classi e dei
consigli» (Classes Advice Network). Preferibilmente ne saranno «allievi» i
genitori in erba. Ma se proprio il lavoro lo impedirà, toccherà ai nonni, agli
zii, alle tate. Del resto, e se lo è chiesto Cameron, se si insegna a guidare
una macchina, «perché non insegnare come si diventa mamme e papà esemplari?».
Sui banchi. Lezioni di gruppo e lezioni individuali, filmati e prove pratiche.
Senza bocciature, si spera.
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