lunedì 21 maggio 2012


Come curare i bimbi I corsi di Cameron per i genitori inglesi, 19 maggio 2012, http://www.blogncc.com

È un cavallo di battaglia di David Cameron: una brava mamma e un bravo papà sono il primo mattone di una nazione forte e di sani principi. Va da sé, nella visione cameroniana, che una brava mamma e un bravo papà si vedono dal principio e dai particolari: se sanno avvolgere il pannolino, se sanno allattare il pupo, se sanno usare parole tenere, se lo sanno crescere con amore e cura. Certo, può capitare che non ne siano capaci, per inesperienza o negligenza, e allora occorre che di loro se ne occupi lo Stato, che li formi ad essere appunto una bravamamma e un bravo papà. È in gioco il futuro della collettività. La medicina si chiama Stato- balia. Dalle parole ai fatti. La scorsa estate, quando nelle periferie della capitale si erano scatenati i furori della rivolta, il premier si era espresso in modo chiaro. E con tono perentorio era sbottato: se fra le mura domestiche cresce un delinquentello la colpa non è di quel delinquentello, piuttosto lo è della scuola che ha smesso di educare al rispetto dell’autorità e soprattutto lo è dei genitori i quali vedono i figli fare i loro comodi, li vedono uscire la notte, li vedono che non studiano, li vedono ubriacarsi e non muovono un dito, se ne stanno zitti e quieti, si disinteressano dell’adolescente. Anzi, si sono sempre disinteressati. Per cui aveva suggerito, bisogna che lo Stato cerchi rimedio a questo fallimento familiare. E lo cerchi da subito, da che mamma e papà sono alle prese con un bambino in tenera età. «Per ricostruire una società equilibrata dobbiamo ricominciare da qui, dalla base». Ovvero dai rudimenti della più difficile fra le «professioni », quella di genitore. David Cameron, che pure è un padre scrupoloso e attento, non ha mica dimenticato la sue considerazioni e la sua promessa. E, magari per respirare dopo il diluvio di polemiche sugli scandali che hanno toccato Downing Street, scombussolando le carte in tavola è partito lancia in resta con un programma di aiuti alle famiglie. Una mezza rivoluzione. Prima ha messo sul piatto 3,4milioni di sterline per divulgare attraverso il sito Internet del servizio sanitario pubblico, le regole e i consigli su come si culla un neonato, su come si cambia, su come si scelgono i pannolini e su come si superano i momenti di stress. Nulla di eccezionale. Poi, però, ha aggiunto la ciliegina: 20 ore di lezioni, due ore ogni sessione, per insegnare alle coppie con figli fino a cinque anni a esercitare l’arte del focolare domestico, persino per dispensare qualche utile indicazione sui nomi più emeno alla moda del momento, sui nomi più diffusi. Insomma, uno Stato che provvede proprio a tutto. Uno Stato-balia? Forse, uno Stato troppo impiccione? «No uno Stato saggio e sensibile » ha replicato seccato Cameron, in volo verso il vertice del G8 e verso le grane della crisi greca. Non c’è più da perdere tempo. Il tema va affrontato di petto. Dunque, mamme e papà a scuola: nelle parafarmacie Boots saranno messi in distribuzione voucher del valore di 100 sterline che, una volta ritirati senza versare un soldo, saranno consegnati ai centri abilitati alla organizzazione dei corsi e daranno diritto alla frequenza. Si è già partiti, in via sperimentale a Londra, nella zona di Camden, aMiddlesborough e a High Peak nel Derbyshire. Cinquantamila le persone coinvolte. Se funziona si allargherà all’Inghilterra. Si chiama «C.A.N. Parent», acronimo che sta per «rete delle classi e dei consigli» (Classes Advice Network). Preferibilmente ne saranno «allievi» i genitori in erba. Ma se proprio il lavoro lo impedirà, toccherà ai nonni, agli zii, alle tate. Del resto, e se lo è chiesto Cameron, se si insegna a guidare una macchina, «perché non insegnare come si diventa mamme e papà esemplari?». Sui banchi. Lezioni di gruppo e lezioni individuali, filmati e prove pratiche. Senza bocciature, si spera.

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