Così gli oversize cambiano il mondo di Elena Dusi, La Repubblica, 31
Maggio 2012, http://www.dirittiglobali.it/
La bilancia dell´umanità punta
sempre più in alto. Il sovrappeso colpisce in tutto un miliardo e mezzo tra
adulti e bambini Colpa di cattiva alimentazione e vita sedentaria. Dagli
autobus agli stadi, dai letti di ospedale ai sedili degli aerei: l´America si
adatta alle nuove maxi taglie E l´Italia ne segue l´esempio Gli standard dei
mezzi pubblici risalgono agli Anni ´60, ma verranno adeguatiLe aziende private
sono state più veloci delle agenzie federali a ristrutturarsi
Se gli uomini non riescono a
dimagrire, sarà il mondo ad allargarsi per loro. Sedili di autobus, aerei e
stadi. Gabinetti, sedie a rotelle e letti d´ospedale. Perfino le porte degli
scuolabus, perché l´epidemia di obesità coinvolge anche i bambini. Tutto
diventa più largo e robusto per inseguire un rigonfiamento del ventre e dei
glutei che niente e nessuno sembrano in grado di frenare. E se gli Stati Uniti
sono il paese che si sta riorganizzando più in fretta, anche l´Italia ha
cominciato ad adattare i suoi mezzi di trasporto e ospedali alla presenza di 6
milioni di obesi, 700mila dei quali gravi. A New York, sui treni per i
pendolari, le nuove carrozze saranno dotate di sedili capaci di reggere 180
chili. I vagoni appena ordinati dall´agenzia di trasporti New Jersey Transit
hanno comodi posti da 50 centimetri (5,6 in più dei precedenti). I due nuovi
stadi delle squadre locali di baseball - gli Yankee e i New York Mets - hanno
seggiolini più ampi di 2 centimetri e mezzo. E i tradizionali scuolabus della
Blue Bird hanno dovuto allargare le porte di accesso perché i bimbi più rotondi
(il tasso di obesità sotto ai 17 anni negli Usa è del 17 per cento) faticavano
a passarci e venivano presi in giro dai compagni. Due notizie, di recente,
hanno convinto l´America che era davvero arrivato il momento di fare qualcosa.
La prima è l´incidente subito l´anno scorso da un piccolo aereo privato il cui
pilota era talmente voluminoso da impedire all´airbag di gonfiarsi. Le autorità
federali per l´aviazione civile hanno iniziato a interrogarsi se anche i grandi
velivoli di linea, pensati negli anni ´60 per un passeggero tipo di 77 chili,
fossero ancora adatti a un americano medio di oggi, che di chili ne raggiunge
88. La seconda è stato l´ultimo rapporto dei Centers for Disease Control, che
agli inizi di maggio ha gettato nello sconforto tutti coloro che si occupano di
lotta alla cattiva alimentazione. Nonostante le strategie che gli Usa stanno
adottando per ridurre un´epidemia le cui conseguenze sulla salute ormai costano
più del fumo (150 miliardi all´anno), il girovita non cessa di allargarsi, e
continuerà a espandersi almeno per i prossimi quindici anni. Il tasso di
persone obese negli States è triplicato dal 1960 a oggi, arrivando a toccare il
34 per cento. Le persone con obesità grave (un indice di massa corporea
superiore a 40) sono cresciute di 6 volte e oggi raggiungono il 6 per cento. E
nel 2030 la diffusione del problema raggiungerà il 42 per cento. Tutto questo
nonostante le campagne di informazione, le iniziative salutiste in scuole e
ristoranti, le tabelle con i valori nutritivi stampati su tutti i prodotti, la
diffusione della chirurgia per ridurre le dimensioni dello stomaco e perfino
l´arrivo, previsto prossimamente, delle prime pillole per combattere il grasso
attraverso la chimica.
Non c´è nulla da fare. La
bilancia dell´umanità continua a puntare sempre più in alto. Secondo i dati
dell´Organizzazione mondiale della Sanità ormai si muore più di troppo mangiare
che non di fame. Gli individui in sovrappeso sono 1 miliardo e mezzo in tutto
il globo: il doppio rispetto al 1980. Le donne sono il 50% in più degli uomini.
I bambini con meno di 5 anni ma già in sovrappeso sono 40 milioni. Alla fine
dell´anno scorso un articolo sul New England Journal of Medicine spiegava che
quando si rispetta una dieta e si perde peso, nel nostro organismo si innesca
un complicato gioco di ormoni che porta l´appetito ad aumentare di nuovo per
recuperare il nutrimento perduto. Milioni di anni di evoluzione hanno portato
la specie umana ad adattarsi alla mancanza di cibo, non alla sua
sovrabbondanza. Tutti i nostri meccanismi cellulari si sono affinati per
conservare energia anziché dissiparla.
Il risultato, secondo i calcoli
di Sheldon Jacobson, ingegnere dell´università dell´Illinois, è che ogni anno
le auto private americane consumano 4,3 miliardi di litri di carburante in più
a causa dell´aumento di peso di conducenti e passeggeri fra 1960 e oggi. La
massa in eccesso si fa sentire anche su freni e volante. Il 14 marzo del 2011
la Federal Transit Authority, un´agenzia del Dipartimento dei Trasporti
americano, ha proposto di riadattare gli standard di sicurezza degli autobus
pubblici da 68 a 79 chili per passeggero medio e di ricalcolare il numero
massimo di persone a bordo alla luce della maggiore superficie occupata (0,16 metri
quadri invece di 0,13). Ancora una volta, gli standard risalivano agli anni
´60. I nuovi automezzi dovranno essere costruiti tenendo conto dei nuovi
livelli di stress per freni e sterzo.
Una procedura simile è in corso
anche presso la Federal Aviation Authority, l´agenzia che sovrintende
all´aviazione civile. Sedili e cinture di sicurezza sono infatti costruiti da
60 anni per sopportare il peso di un passeggero tipo da 77 chili. Ma oggi la
media degli utenti dei voli americani è di 74 chili per gli uomini e 88 per le
donne. E quando le compagnie aeree hanno scelto di far pagare il doppio
biglietto ai clienti oversize si sono puntualmente ritrovate in un labirinto di
ricorsi legali. «La forza è il prodotto di massa per accelerazione - ha
spiegato al New York Times Dietrich Jehle, che insegna Medicina dell´emergenza
all´università di Buffalo. «Se un passeggero è più pesante e non indossa la
cintura di sicurezza, la forza dell´impatto sarà necessariamente maggiore».
In Italia sui sedili dei mezzi
pubblici si è intervenuti con posti a sedere extralarge. «A richiesta, sui
nostri autobus possiamo sostituire alcuni sedili tradizionali con quelli Jumbo»
spiega Emanuela De Vita di Irisbus-Iveco, che rifornisce di mezzi pubblici
molti comuni italiani. Nelle città più importanti questi posti larghi 63
centimetri (circa una volta e mezzo rispetto al normale) sono già diffusi da
diversi anni (Roma dal 2004, poi anche Bologna, Torino, Milano, Padova,
Mantova). Nella capitale sono montati oggi su 700 bus urbani dell´Atac. Ma più
svelte ad adattarsi delle aziende pubbliche erano state le ditte private. Pochi
anni fa trovare una bilancia che superasse i 130 chili era quasi impossibile.
Oggi la Siltec Ws1000 raggiunge i 450 chili e può essere acquistata via
Internet. La ditta americana "Big John" è specializzata invece in
gabinetti extra-large, con piedistalli di rinforzo, cerniere in acciaio e
"ammortizzatori" di gomma tra il sedile e la ceramica. Il modello
estremo raggiunge i 50 centimetri di larghezza e può reggere il peso record di
544 chili.
Riadattare una nazione
all´epidemia di obesità può sembrare una dichiarazione di resa. «In realtà di
iniziative simili ne servirebbero di più, soprattutto in Italia» sostiene
Marcello Lucchese, presidente dell´Associazione italiana obesità e direttore
della Chirurgia bariatrica al policlinico di Careggi a Firenze. «Le persone
obese hanno bisogno di vivere in strutture riadattate ai loro bisogni. Perfino
fare una doccia è difficile, con le dimensioni delle cabine normali». La
struttura di Chirurgia bariatrica di Firenze è una delle poche in Italia a
essersi attrezzata per l´assistenza di pazienti di dimensioni fuori dal comune.
«Un letto normale d´ospedale - spiega Lucchese - sostiene 130 chili. Nel nostro
reparto abbiamo letti rinforzati da 170 chili, ma spesso non bastano e siamo
costretti ad affittarne alcuni da 227. I tavoli operatori invece arrivano a 350
chili». Le normali poltrone con i braccioli - inutilizzabili - sono state
sostituite l´anno scorso a Careggi con divani più comodi. Un sollevatore (un
arco di metallo cui viene agganciata un´imbracatura) serve a far alzare i
pazienti quando le braccia degli infermieri non bastano.
Delle vere e proprie gru in
miniatura accanto ai letti di degenza sono state installate anche in quella che
forse è la struttura modello nel mondo per le persone oversize: l´ospedale
dell´università dell´Alabama a Birmingham, il quarto più grande degli Stati
Uniti. Qui l´intero edificio è stato revisionato per fare posto alle persone di
taglia extra. Porte allargate, gabinetti fissati sul pavimento capaci di
sopportare 120 chili, sedie a rotelle più larghe e rinforzate. Il tutto,
concentrato fra quattro mura, offre uno scorcio del mondo extralarge che verrà.
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