IL CASO/ La Scozia vuol uccidere i papà: l'ultima follia del nichilismo
di Paolo Gulisano, mercoledì 30 maggio 2012, http://www.ilsussidiario.net
Anche nella vecchia Scozia la
dittatura del Politically Correct comincia a farsi sentire, e questo proprio
mentre la nazione che da secoli rivendica con passione il proprio diritto
all’autodeterminazione nei confronti del potente vicino inglese è sempre più
vicina alla libertà. Ma quale libertà? Da mesi è attiva una durissima campagna
di stampa contro il Primate scozzese, il cardinale O’Brien, Arcivescovo di
St.Andrews ed Edimburgo, “colpevole”, agli occhi di alcuni potenti mezzi di
stampa, di non accettare l’equiparazione della famiglia naturale formata da un
uomo e una donna, alle coppie omosessuali. Per aver semplicemente ricordato che
la seconda forma di convivenza non è una famiglia, il cardinale è stato
pesantemente attaccato, e addirittura c’è chi ne ha chiesto l’arresto e il
processo. Un esempio di intolleranza in nome della tolleranza. Ma non è un
paradosso isolato. Negli ultimi giorni è uscita l’ultima versione aggiornata di
un manuale, prodotto dal Sistema Sanitario Nazionale, e dove per “nazionale” si intende proprio
della Scozia, e non della Gran Bretagna o del Regno Unito, che si intitola
Ready Steady Baby, un simpatico gioco di parole che in italiano suonerebbe
grossomodo come “pronti…partenza…bambino!” da anni diffuso tra le coppie in
dolce attesa. Tutto quello che c’è da sapere sulla gravidanza, il parto,
l’allattamento, i primi mesi di vita del bimbo. Qualcosa di simile a quanto
viene diffuso anche da noi da consultori o reparti di maternità o ASL. Il fatto
è che in questa ultima versione è scomparsa la parola “padre”. L’unico termine
ammesso è “Parent”, ovvero “genitore”: debitamente neutrale e “trasversale” ai
sessi, o ai “generi”, come va di moda dire. La bella lingua inglese è ormai da
anni oggetto di una severa opera di riscrittura all’insegna del conformismo
ideologico: termini che offrono una definizione sessuale precisa come“Man” e
“Woman” stanno estinguendosi dal vocabolario, rimpiazzati dal neutro “person”.
A volte con esiti anche ridicoli. La parola “papà”, così bella nella sua forma
austera father come in quella più dolce e affettuosa Dad o Daddy è stata
censurata per il timore di offendere le coppie gay, a seguito della protesta di
chi sosteneva che il termine padre «non
era una parola che rispetta chi ha relazioni con persone dello stesso sesso
coppie dove evidentemente questa paternità non può realizzarsi, e non certo per
colpa di nessuno, tanto meno della lingua inglese o dei vescovi che richiamano
alle verità elementari, ma perché così è scritto nelle leggi della natura,
ovvero della biologia.
E’ davvero un peccato, dicevamo,
che tutto ciò abbia avuto luogo in un paese che lotta per la propria libertà
dai tempi di William Wallace, il “Cuore impavido” della Scozia. Certo non è
stato molto impavido Michael Matheson, il Ministro della Salute scozzese.
Ministro di un Parlamento “regionale” che di fatto ha prerogative, in diversi
campi (tra cui la sanità) di tipo nazionale. Un Parlamento che legifera per la
Scozia attendendo la possibilità, entro pochi anni, di dichiarare la propria indipendenza
ed ammainare definitivamente l’Union Jack da Glasgow fino alle Highlands. Il partito indipendentista, che ha la
maggioranza relativa, governa per ora in coalizione. Matheson è membro proprio
di questo partito, l’SNP. Un partito che non può non suscitare simpatie: si
tratta di una formazione politica caratterizzata da un autonomismo di tipo
libertario, non intollerante, mai xenofobo. Matheson peraltro ha anche
frequentato le scuole dei Salesiani di Glasgow, una città dove i cattolici sono
stati per lunghissimo tempo vittime dell’odio settario. Qualche cosa in merito
al coraggio di difendere i propri
valori, e di testimoniare la verità
della fede, il buon Michael l’avrà pure imparata alla scuola di Don Bosco, se
non dei martiri scozzesi, come John Ogilvie e tanti altri che diedero la vita
perché la Fede non scomparisse da questa
terra benedetta da Dio e vessata da uomini feroci e spietati. C’è da augurarsi che il ministro della
salute, recependo le proteste di diverse associazioni, tra cui la Family
Education Trust, il cui responsabile
Norman Wells ha accusato il Servizio Sanitario Nazionale di aver «sprecato
soldi del contribuente per far avanzare i diritti di una minoranza»,ci ripensi,
ritrovi un po’ del cuore impavido dei suoi antenati che si batterono a
Bannockburn e a Culloden, e restituisca alla guida Ready Steady Baby la parola
papà:non servirà a nulla guadagnare l’indipendenza al prezzo di perdere la
propria identità. Una Scozia senza padri sarà peggio di quella Scozia senza
kilt e senza cornamuse che volevano gli inglesi.
© Riproduzione riservata.
Nessun commento:
Posta un commento