CHI HA FAMIGLIA È PIÙ FELICE - Un importante riconoscimento alle
ricerche su "Economia e Felicità" di Antonella Ferrucci
ZI12052705 - 27/05/2012
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ROMA, domenica, 27 maggio 2012
(ZENIT.org) - Economia e felicità, un tema che spesso ricorre sulle pagine di
Economia di Comunione, un tema studiato da anni dal Dipartimento di Economia
Politica dell'Università Milano Bicocca con ricerche specifiche e convegni sul
tema a livello internazionale
(http://www.edc-online.org/it/home/eventi-italia/2463-un-importante-riconoscimento-alle-ricerche-sueconomia-e-felicita-.html).
Tali ricerche sono state citate
lo scorso 21 maggio dal Cardinal Angelo Bagnasco nell'ambito della sua
prolusione alla 64esima Assemblea Generale della CEI di cui è presidente.
Nelle conclusioni, il
Card.Bagnasco ha detto: "Interessante il dato emerso da una recente
indagine promossa dall’Università Bicocca di Milano, secondo cui le persone che
attribuiscono più importanza alla famiglia e alle relazioni che in essa si
sviluppano sono in genere le più felici.
In Italia, nonostante difficoltà
di vario genere, la famiglia tiene e si rivela, anche in questo frangente, il
punto di tenuta affettiva, psicologica ed economica. Ma bisogna recuperare una
cultura della famiglia; una cultura che fa del nostro Paese un esempio a cui
guardare. C’è fame di famiglia perché essa è il motore della vita."
Per cercare di approfondire il
tema abbiamo intervistato Pierluigi Porta, fondatore del Dipartimento e
direttore della rivista internazionale Irec, e Luca Stanca, autore della ricerca
con Luigino Bruni.
Prof. Porta, il Cardinal Bagnasco
cita una ricerca sulla felicità svolta nella sua università. Può dirci di cosa
si tratta e cosa dimostra tale ricerca?
Il Card. Bagnasco cita un dato
che emerge da molte ricerche in tema di valutazione soggettiva della felicità:
ossia il fatto che le relazioni familiari costituiscono l'ambito relazionale
che dà maggiore apporto a condizioni di vita soddisfacenti. Il dato si
inserisce in una serie di ricerche empiriche a tutto campo sul rapporto tra felicità
ed economia svolte anche dal nostro Dipartimento.
Come valuta il fatto che il
cardinal Bagnasco abbia fatto riferimento a questa ricerca?
Credo che la valutazione offerta
dalla prolusione di Bagnasco costituisca un riconoscimento significativo di un campo
di ricerca nel quale il nostro Ateneo ha dato prova di eccellenza a livello
milanese ma anche in campo internazionale.
Prof. Stanca, può spiegarci un
po' più in dettaglio in cosa consiste questa ricerca?
In questa ricerca su Felicità e
Famiglia abbiamo valutato tre dimensioni relative allo status dei soggetti:
anzitutto lo status familiare (soggetti sposati o meno, con o senza figli)
quindi i valori familiari (l'importanza data alla famiglia) ed infine le
relazioni familiari (quanto tempo si trascorre con i propri familiari). Tutte e
tre le dimensioni hanno avuto effetti positivi rispetto alla felicità dei
soggetti, ma in particolare gli effetti più forti si sono riscontrati a
proposito della dimensione dei valori familiari ed è a questo che si riferisce
il Cardinal Bagnasco.
Quali variabili entravano in
gioco in questa dimensione?
Qui le variabili erano 6: quanto
è importante la famiglia per me? (dimensione soggettiva); quando è importante
il ruolo della famiglia (dimensione sociale); che importanza ha il rispetto per
i genitori? è giusto che una persona si sacrifichi per i propri figli? quando
il divorzio è giustificabile? che importanza si attribuisce al matrimonio? In
tutte queste variabili si notano effetti sulla felicità degli individui, ma in
particolare l'effetto è molto forte per chi attribuisce importanza al ruolo
della famiglia nella società: a parità di condizioni chi ritiene che il ruolo
della famiglia nella società sia importante è mediamente più felice.
Interessante rilevare che questi dati emergono sia da dati relativi all'intero
pianeta (rilevati su 80 nazioni circa) che da dati specifici per l'Italia.
La famiglia è molto importante
anzitutto per lei, visto che ha 5 figli di cui 2 gemelli...
Ebbene sì, lo dimostrano i
fatti...
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