REATECH, LA FIERA DELLE NOVITÀ - Muoversi con il pensiero - C'è una
carrozzina che sa farlo - Una moto può essere guidata senza gambe e senza
braccia, Claudio Arrigoni, 26 maggio 2012, http://www.corriere.it/
MILANO - C’è la carrozzina che
gira per la casa guidata dal pensiero e le stampelle “al contrario”. Una
bicicletta a quattro ruote motorizzata che fa scendere dai monti anche chi
muove male le mani o la sedia che permette momenti di intimità anche a chi ha
perso uso di gambe e bacino. E un guanto che permette fa da acceleratore senza
modificare l’auto. Reatech, Fiera su accessibilità, inclusione e autonomia,
dedicata alle persone con disabilità e alle loro famiglie (ma anche ad anziani
e persone che hanno problemi temporanei o permanenti), si chiude domenica a
Milano-Rho e mostra soluzioni innovative: dallo sport alla domotica, dai computer
ai motori passando per la cultura e lo spettacolo. Vi sono proposte di ogni
tipo, divertenti e creativi per ogni attività della vita, dalla mobilità al
sesso. Già, anche il sesso.
AMORE - «Per fare l’amore, almeno
uno dei due deve muoversi», commentava un ragazzo paraplegico. Con “Intimate
Rider”, seggiolino basculante nato negli States e proposto dal designer Danilo
Ragona per Able to Enjoy, anche due persone para o tetraplegiche possono non
avere problemi nell’intimità: la sedia si muove e, se si vuole con un tavolino
per il partner, è la persona con disabilità a condurre (330 euro e 180 per
l’accessorio). «Sta bene in salotto, possiamo personalizzarla con pelle,
alkantara o tessuto per averla in tinta con i divani», spiega Ragona, rimasto
in carrozzina dopo un incidente a 21 anni, che naturalmente l’ha provata:
«Fantastica, in certe posizioni anche più comoda del letto per lei. E può
essere utile a tutte le coppie con un po’ di fantasia, mica solo a chi ha una
disabilità».
MOBILITÀ - La tecnologia aiuta
anche la mobilità. L’acceleratore manuale wireless, promosso da Fiat Autonomy e
nato da Fadiel e Guidosimplex (fra 900 e 1000 euro), si calza come un
miniguanto e si aziona con il pollice, è di diversi colori e non ha bisogno di
adattamenti specifici sull’auto. La Buggy Bike è una speciale bicicletta a
quattro ruote per tutti i tipi di terreno, anche quello fuoristrada più
difficili, che può essere munita di motore per persone con tetraplegia grave e
paralisi cerebrali. Si guida, frena e accelera solo con una o due mani, fra
poco anche con un joystick al posto del manubrio. La si può affittare da
Freewhite al Sestriere o comprare attraverso GDG-disport (5.500 euro, con
motore 8.600). Per chi invece è amputato agli arti (inferiori o superiori o
tutti e quattro) e volesse tornare in moto, ecco quella adattata da Fulvio
Marotto, meccanico rimasto senza mani e gambe dopo una meningite, che può
essere guidata anche da amputati (adattamenti su qualsiasi mezzo con costi
variabili fra 1.000 e 2.500 euro). Ci sono accorgimenti di design anche per
mezzi come le stampelle: rivoluzionarie le Tompona, create da Renato Brignone.
In titanio, bellissime da vedere e disegnate al contrario di quelle tradizionali,
più resistenti e leggere, senza perni per l’allungamento, ma incastrate, ne
migliorano l’uso (750 euro).
PENSIERO - La tecnologia aiuta il
movimento in casa anche a chi si muove con molta difficoltà oppure non si muove
affatto. La Roby Wheelchair, studiata al Politecnico di Milano grazie ad Andrea
Bonarini, che insegna Intelligenza artificiale e robotica, rileva gli ostacoli
con una telecamera grazie a sensori o marker posti sul soffitto e permette di
essere guidata con un touchscreen, la voce, un solo muscolo facciale o
addirittura il pensiero, captando il segnale elettrico del cervello dopo aver
posto diverse scelte (cucina, sala, bagno ecc.). Il sistema ha un costo
variabile fra i 1.000 e i 5.000 euro, a secondo dei sensori. La domotica, con praticamente
ogni apparecchio comandato attraverso voce o cellulare, fa il resto (con
Sistema Casa, presente a Reatech, soluzioni da 5.000 a 25.000 euro).
COMUNICAZIONE - Ci sono
accorgimenti tecnologici e creativi anche sulla comunicazione. Con “Speech to braille”,
app per qualsiasi smartphone con Android, si parla a una persona sordocieca: la
parola detta al cellulare viene tradotta in braille in un dispositivo (circa
350 euro, ora in fase di prototipo), guanto o ditale, che viene indossato e
percepita attraverso elettrostimolazione. Ci sono sistemi di eye tracking,
controllo di computer con gli occhi, dedicati non soltanto ad adulti, per
esempio con Sla, ma pure a bambini affetti da tetraparesi infantile anche senza
fonazione, per permettere di conoscere e imparare (Srlabs li propone a qualche
migliaio di euro, rimborsabili dal Servizio Sanitario). Robobraille, un
servizio gratuito rintracciabile su www.subvedenti.it, ha l'obiettivo di
promuovere nelle scuole italiane, dalle elementari all’università le potenzialità
di un servizio che rendendo la lettura accessibile a chi ha specifiche
difficoltà, favorisce l'inclusione degli alunni ipovedenti e dislessici: nel
giro di pochi minuti, un comune documento di testo, inclusi il PDF e le
immagini GIF/JPG, si trasforma in un file audio ascoltabile direttamente dal
computer o attraverso un lettore MP3.
SPETTACOLO - Il cinema per una
persona sorda è ora realtà sempre: con Moviereading, altra app per smartphone
(1,59 euro per film, ma alcuni cinema, come quelli Uci, la rimborsano), i
sottotitoli appaiono sul cellulare. È anche interfacciabile con occhiali Epson
(599 euro): indossandoli, le scritte è come se apparissero sullo schermo, senza
spostare lo sguardo. Utile anche per chi vuole imparare le lingue. Proprio la fruibilità
dello spettacolo è al centro dell’impegno di Laura Raffaelli, divenuta cieca
per un incidente in moto, che attraverso Blindsight Project, mostra quanto sia
possibile e semplice rendere uno spettacolo accessibile.
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