martedì 11 settembre 2012


Pisapia fuori registro: 4 unioni di fatto all'ora Boom delle coppie gay - Subito tutto esaurito. L’ex consigliere Pds Hutter capofila. Il Pdl: "Battaglia solo ideologica, provvedimento inutile" Chiara Campo - Mar, 11/09/2012 - http://www.ilgiornale.it

Giuliano Pisapia «celebrerà» quattro matrimoni all'ora, la metà gay. Nozze virtuali, visto che già l'istituzione del registro delle unioni civili a fine luglio è stato frutto di un delicato lavoro di diplomazia tra cattolici e laici del Pd. Parlare di nozze avrebbe aperto una crociata. Ma da martedì prossimo le coppie potranno presentarsi nel nuovo ufficio in via Larga a Milano, secondo piano, stanza 231 per formalizzare la registrazione. Ieri il Comune ha aperto le prenotazioni e il popolo arancione ha risposto a quella che è sembrata una chiamata alle armi: in mezza giornata 150 telefonate e 57 mail, alcune solo per richieste di informazioni, in 46 invece hanno già fissato l'appuntamento per firmare il registro. Si tratta di quindici coppie gay e trentuno etero (due su tre). Qualche telefonata da fuori Milano, ma il servizio è aperto solo per i residenti. Il primo giorno è tutto esaurito, dalle 8.30 alle 15.30 (con pausa di due ore e mezza) sono stati fissati diciotto appuntamenti, quattro all'ora. Quattro le coppie gay, e la prima a presentarsi allo sportello sarà quella formata dall'ex consigliere del Pds Paolo Hutter che il 27 giugno del 1992 indossò una fascia tricolore e simulò davanti a Palazzo Marino le nozze tra dieci coppie dello stesso sesso per reclamare una legge. Una manifestazione che ha replicato, vent'anni dopo, lo scorso giugno. Nessun matrimonio questa volta, ma lucchetti chiusi su una catena di fronte al Comune in piazza Scala. Sono stati rimossi il giorno dell'approvazione del registro in aula. Anche se persino Hutter, che si unirà al suo compagno da vent'anni Paolo Oddi, avvocato, ammette che è una scelta «partita dal cuore» anche se «mentalmente sono un pò scettico sull'effettivo valore legale del registro. Corono un sogno? Siamo a metà della metà del percorso, spero che almeno simbolicamente il registro di Milano serva a fare qualche passo avanti nel Paese».

Secondo il regolamento approvato dal consiglio, il Comune «si impegna a tutelare le unioni civili in otto aree tematiche: casa, sanità, servizi sociali, politiche per i giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero, scuola, trasporti». La teoria. All'atto pratico, rischia di essere poco più della consegna simbolica di un attestato. All'inaugurazione sarà presente l'assessore ai Servizi civici, Daniela Benelli.

Non è stupito del boom di prenotazioni il capogruppo milanese del Pdl Carlo Masseroli, di area cattolica. «Da luglio è diventata una battaglia di bandiera, c'è stata una vera e propria chiamata alle armi che non si traduce in una efficacia del provvedimento. I compagni intanto si iscrivono». Ribadisce che «dopo il battage era evidente che i primi giorni sarebbero stati da tutto esaurito». Sottolinea semmai che sulle battaglie ideologiche «la giunta Pisapia è bravissima a trovare subito soluzioni, anche perchè sa di trovare consenso immediato. Purtroppo si arena sulla richiesta di fondi statali per realizzare le nuove metropolitane, sulla prima vendita significativa del patrimonio, quella di un terzo degli aeroporti milanesi, incappa in un'inchiesta giudiziaria. Sulle questioni amministrative che dovrebbero essere il perno sono continui inciampi». E a proposito di atti amministrativi: proprio ieri le organizzatrici hanno ringraziato il Comune per aver concesso per la seconda volta il patrocinio al «Lesbiche fuorisalone» che si terrà a Milano dal 29 settembre al7 ottobre.

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