STAMINALI CORDONALI PER CURARE LA PERDITA DELL'UDITO NEI BAMBINI - Per
la prima volta, negli Stati Uniti un trial clinico per bambini con perdita
dell'udito neuro-sensoriale di Paolo De Lillo
ZI12050610 - 06/05/2012
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http://www.zenit.org/article-30535?l=italian
ROMA, domenica, 6 maggio 2012
(ZENIT.org).- Il 25 Aprile del 2011 è cominciata una sperimentazione clinica in
fase I di grande interesse, per la terapia della sordità e dei deficit dell'
udito nei neonati con staminali autologhe del cordone ombelicale. Gli autori
della ricerca sono il Dottor James E. Baumgartner1 ed il Dottor Samer Fakhri2
dell'University of Texas Health Science Center, a Houston, nel Texas (USA), con
la collaborazione della Georgia Health Sciences University, del M.D. Anderson
Cancer Center, del Baylor College of Medicine e del Methodist Hospital System
Research Institute, anch'esso a Houston, nonché dell'Associazione degli Speech
Therapists for Children. I pazienti trattati con le staminali cordonali
autologhe sono 10 bambini tra le 6 settimane ed i 18 mesi d' età, che sono
stati colpiti da questa malattia dopo la nascita, escludendo per vari motivi
pazienti con anormalità genetiche. Lo studio è promosso dal Memorial Hermann
Hospital.Linda Baumgartner, MS, CCC-SLP, terapeuta uditivo-verbale, è la
co-investigator dello studio clinico.
L'ipoacusia neuro-sensoriale
risulta caratterizzata dal blocco del funzionamento delle cellule ciliate dell'
organo del Corti, nella coclea. Tanto maggiore risulta la loro perdita
funzionale, tanto più gravi appaiono i problemi all' udito. Invece la forma
trasmissiva sembra quasi sempre legata a problemi dell' orecchio medio.
Oltre i 70 anni più del 50% della
popolazione ne risulta affetta, con forme di varia intensità. Si stima che
rappresenti, in assoluto, l' handicap fisico maggiormente diffuso nel mondo
occidentale.3 Il 12% dei ragazzi tra i 6 ed i 19 anni presentano danni all'
udito più o meno gravi per l' eccessiva esposizione ai rumori.4
Secondo uno studio realizzato
2005 dall’OMS, sono 278 milioni gli individui nel mondo affetti da questa
patologia, di grado da moderato a severo. Il numero delle persone che soffrono
di disturbi all’udito è in crescita a causa dell’allungamento delle aspettative
di vita. In Italia si calcola che i pazienti colpiti da deficit acustici
raggiungano complessivamente i 7 milioni.5
La perdita dell' udito alla
nascita ha invece un’incidenza dello 1,5 per 1.000 nati, ma raggiunge per i
neonati con fattori di rischio audiologico, il 4-5%. L' ipoacusia
neuro-sensoriale grave colpisce circa il 6 per 1.000 degli adolescenti di 18
anni di età, con il 9% dei casi derivanti da cause esterne, per esempio l'infezione
virale o il trauma cranico.6 Invece negli adulti la prevalenza della sordità
nei paesi “avanzati”, come l’Italia, è di circa il 5 per mille ogni anno,
indipendentemente dalla causa e dall’età d' insorgenza.
Nei bambini fattori di rischio
risultano le infezioni, soprattutto quelle croniche dell'orecchio medio, le
lesioni alla testa, come quelle da parto, malformazioni congenite, ittero,
ipossia,7 alcoolismo della madre e farmaci ototossici, ma anche il fumo passivo
o durante la gravidanza, l'ambiente eccessivamente caldo e la posizione prona
nel sonno. Inoltre negli adulti vanno considerati i rumori di forte intensità,
la sindrome di Menière, neoplasie, come il neurinoma, malattie autoimmuni,
lesioni ai nervi,8 ictus, ed esposizione a sostanze chimiche.9 10
I neonati con perdita
neuro-sensoriale dell' udito difficilmente riescono a sviluppare capacità di
linguaggio normali, con serie conseguenze sullo studio, i rapporti
interpersonali e le condizioni sociali. Attualmente non sono state ancora
scoperte terapie adeguate non invasive attuabili nella pratica clinica, né
trattamenti per aumentare la funzionalità dell'organo del Corti, le cui cellule
ciliate non possono venire sostituite chirurgicamente.
I dati preclinici, ottenuti dai
ricercatori americani in modelli animali ed in vitro, suggeriscono che il
trapianto di staminali autologhe del cordone ombelicale possa favorire i
meccanismi intrinseci di riparazione di questa struttura, riuscendo così a
ripristinare le cellule ciliate. Attraverso questo processo il trattamento dei
ricercatori americani potrebbe portare ad un apprezzabile miglioramento
dell'udito. Inoltre le staminali del cordone ombelicale, conservate al momento
della nascita, risultano una fonte sicura, disponibile e di rapido utilizzo, per
ottenere cellule progenitrici efficaci, utilizzabili nella terapia di questa
patologia.11
I genitori dei bambini, che le
hanno conservate dopo il parto, sono stati intervistati telefonicamente, con lo
scopo di determinare l'idoneità dei loro figli per questo trial clinico. Coloro
che soddisfano i criteri vengono ammessi al Children's Memorial Hermann
Hospital, per essere sottoposti ad una serie di esami del sangue, test
dell'udito, nonché del linguaggio, e ad una risonanza magnetica, al fine di
visualizzare le strutture anatomiche, che inviano i segnali dall'orecchio
interno al cervello. Il Principal Investigator della sperimentazione è Samer
Fakhri, MD, chirurgo al Memorial Hermann Texas Medical Center, oltre che
professore associato e direttore responsabile del programma presso il
Department of Otorhinolaryngology - Head & Neck Surgery, al UTHealth.
James Baumgartner, M.D., coautore
della ricerca e guest research collaborator allo University of Texas Health
Science Center, presso la Houston (UTHealth) Medical School, riguardo questo
argomento ha dichiarato: “Il bambino ha solo 18 mesi per acquisire competenze
linguistiche e, se un bambino non sente bene, non riuscirà ad ottenere le
capacità, che gli permetteranno, in seguito, di parlare in modo normale” 12
Lo studiorisulta il primo in
assoluto nel suo genere e prende origine dalle ricerche in laboratorio alcuni
scienziati, che negli scorsi anni avevano constatato come le staminali
ematopoietiche del cordone ombelicale sembrassero contribuire all' amplificazione
dei processi di guarigione della parte più interna dell'orecchio.13
“Attualmente, le opzioni di
trattamento per la perdita dell'udito neuro-sensoriale comprendono solamente
apparecchi acustici o impianti cocleari,” afferma il Dottor Fakhri. “Ci auguriamo
che questo trial clinico aprirà nuove strade, al fine di ampliare le
possibilità di trattamento per la perdita dell'udito nei bambini.”12
I medici dell'University of Texas
Health Science Centerhanno ottenuto le cellule staminali da una importante
banca del cordone ombelicale statunitense per uso medico e per la ricerca, a
cui si erano rivolti i genitori dei giovanissimi pazienti, naturalmente prima
del comparire dei sintomi della grave patologia.
Dopo essere state poste in
coltura e trattate opportunamente, le hanno trapiantate per mezzo di un'
infusione endovenosa. E' risultato necessario tenere solo per alcune ore in
osservazione i bambini in ospedale, per l'assenza di significativi rischi o
effetti collaterali, anche considerando che le staminali cordonali utilizzate
in questo caso sono autologhe. I piccoli pazienti dovranno tornare al
Children's Memorial Hermann Hospital, per ripetere tutte le prove dopo un mese
e a distanza di un anno, e tutti i test con una risonanza magnetica dopo un
intervallo di sei mesi.12
Heather Brown, MS, CGC, Vice
President of Scientific & Medical Affairs della banca che ha conservato le
staminali cordonali di questa fondamentale ricerca, ha dichiarato: “La
collaborazione con numerosi medici, che vogliono fare sperimentazione sulle
proprietà terapeutiche delle staminali cordonali autologhe, al fine di
utilizzarle per un' ampia varietà di malattie, ci permetterà di aiutare il
progresso della ricerca nel campo della medicina rigenerativa, mettendo in
contatto i genitori dei bambini con gli specialisti più appropriati al loro
caso clinico. I pediatri del UTHealth, Children’s Memorial Hermann Hospital e
della Georgia Health Sciences University sono in prima linea nello studio delle
staminali cordonali e nella valutazione della loro capacità di facilitare il
processo di guarigione dopo un danno ai nervi od ai tessuti dell'orecchio.”6
“Questo studio è emozionante,
perché potrebbe offrire un'alternativa non chirurgica per alcuni bambini con
perdita anche completa di questa fondamentale funzione”, afferma la Dottoressa
Linda Baumgartner. "Fatto ancora più importante, questo risulta il primo
trattamento con la possibilità di ripristinare l'udito normale.”12
Gli scienziati americani si hanno
preso spunto per il loro trial clinico soprattutto da un importante
sperimentazione, effettuata nel nostro Paese. Infatti nel 2008, proprio in
Italia, il gruppo del Professor Martini, in collaborazione con il Professor
Roberto P. Revoltella ed con altri ricercatori della Fondazione onlus
“Staminali e Vita”, nell'Istituto di Tecnologie Biomediche, presso il CNR di
Pisa, ha trapiantato cellule staminali del cordone ombelicale umano, per curare
gravi deficit acustici, con un' infusione endovenosa nella coda di topi.13
I soggetti utilizzati avevano
perso l'udito per un trattamento con la kanamicina, antibiotico
aminoglicosidico che causa deficit irreversibili di questa funzione a dosaggi
particolarmente alti, e per esposizione a rumori estremamente intensi, oppure
dall' uso di entrambe le tecniche. La somministrazione endovenosa di cellule
staminali emopoietiche CD133+, ottenute dal sangue del cordone ombelicale
umano, determinavano segni di ripresa strutturale dell'orecchio interno.14 Ciò
era dovuto all' azione di un piccolo numero di staminali cordonali, che erano
sopravvissute al trapianto, migrando verso l'organo del Corti. Gli scienziati
del CNR avevano osservato la loro incorporazione nei tessuti della coclea.
Secondo i risultati della sperimentazione, pubblicati su Cell Transplantation,
periodico di medicina rigenerativa, le staminali del cordone ombelicale ne
ricostruivano l’architettura, riparando il danno sensoriale delle cellule
ciliate e dei neuroni. Dati confermati chiaramente da metodi d' analisi molto
sensibili.
Le conclusioni della ricerca,
promossa dalla Fondazione “Staminali e Vita”, hanno inoltre dimostrato che la
rigenerazione cocleare era inferiore nel gruppo trapiantato, che aveva perso
l'udito a causa del rumore, piuttosto che in seguito all'azione di prodotti
chimici; il che implica probabilmente che il danno all'orecchio risulta più
grave quando indotto dal rumore. Gli effetti rigenerativi apparivano ancora più
efficaci in topi iniettati con un numero maggiore di staminali cordonali
CD133+. Inoltre hanno scoperto che la riparazione delle lesioni miglioravano
col passare del tempo.15
“Dopo due mesi i potenziali
evocati, che registrano la reazione allo stimolo, risultano più vicini a quelli
normali”, dichiara il Professor Martini. “Vari i punti che risultano ancora da
approfondire: come le staminali del cordone ombelicale si differenzino in
cellule uditive, quale sia la via migliore per introdurle.”
“I nostri risultati sperimentali
dimostrano un clamoroso miglioramento dei meccanismi rigeneratividei tessuti
cocleari, anche adoperando un numero estremamente ridotto di staminali
cordonali umane, che siano riuscite a raggiungere l'organo del Corti.” Ha
dettoil Professor Revoltella, lead author dello studio, “Una parte di esse si
sono fuse con le cellule locali, generando degli ibridi, e appaiono correlate
con la rigenerazione e la riparazione dei tessuti, mentre nei gruppi di
controllo l' orecchio interno rimane seriamente danneggiato.”
*
1) James E. Baumgartner, MD: Dr. Baumgartner is
a pediatric neurosurgeon associated with Pediatric Neurosurgical Specialists,
an affiliate of Memorial Hermann. A graduate of the University of Michigan
School ofMedicine, he also has a master’s degree in pharmacology from Cambridge
University. He completed his neurosurgery residency and fellowship in pediatric
neurosurgery at the University of California, San Francisco. Dr. Baumgartner is
board certified in neurosurgery by the American Board of Neurological Surgery,
and has a special interest in neural tumors,craniofacial anomalies and the
surgical treatment of epilepsy.
2) Samer Fakhri, MD, FACS, FRCS(C): Samer
Fakhri, MD, is an internationally recognized rhinologist who is currently an
Associate Professor and residency Program Director at The University of Texas
Medical School at Houston. Dr. Fakhri received his medical degree from McGill
University in Montreal, Canada. He completed his residency training at McGill
University Health Center and pursued fellowship training in rhinology at the
Cleveland Clinic Foundation. He also completed a research fellowship in Allergy
and Immunology at the Meakins-Christie Laboratories of McGill University. Dr.
Fakhri is certified by the American Board of Otolaryngology and the Royal
College of Surgeons of Canada. He is a fellow of the American College of
Surgeons, the Royal College of Surgeons of Canada, the American Academy of
Otolaryngology-Head and Neck Surgery, and the American Rhinologic Society. He
serves as a committee member of the American Rhinologic Society and contributes
yearly instructional courses to the American Academy of Otolaryngology-Head and
Neck Surgery. In addition he is on the editorial board and a reviewer for
Otolaryngology journals. He is a frequently invited national and international
panelist and speaker. Dr. Fakhri has numerous scientific articles and book chapters.
Dr. Fakhri's areas of clinical interest include medical and surgical management
of refractory chronic rhinosinusitis and sinonasal polyposis, image-guided
surgery, endoscopic lacrimal and orbital surgery, CSF leak repair, and
minimally invasive skull base surgery
3) Robinson, DW; Sutton, GJ (1979). "Age
effect in hearing - a comparative analysis of published threshold data"
.Audiology: official organ of the International Society of Audiology 18 (4):
320–34.
4) "Noise-Induced Hearing Loss: Promoting
Hearing Health Among Youth" CDC Healthy Youth!: 1-7-09
5) Aspetti epidemiologici della
sordità – Epicentro - 19 settembre 2011
6) Beyond the Dish - New Clinicals Trials Use
Umbilical Cord Blood Stem Cells to Treat Neurological Conditions and Hearing
Loss – 21 Febbraio 2012
7) Dott. Umberto Ambrosetti –
Sordità infantile – 2006 – Sordità.it
8) Dott. Thomas Manca - I tipi,
le cause e i gradi di sordità - 12 Ottobre 2010
9) Johnson, Ann-Christin. "Occupational
exposure to chemicals and hearing impairment – the need for a noise
notation" (PDF). Karolinska Institutet: 1–48. Retrieved 2009-06-19.
10) Thais C. Morata. "Addressing the Risk
for Hearing Loss from Industrial Chemicals".cdc.gov. Retrieved 2008-06-05.
11) Samer Fakhri, James E. Baumgartner - Safety
of Autologous Human Umbilical Cord Blood Mononuclear Fraction to Treat Acquired
Hearing Loss in Children - ClinicalTrials.gov: NCT01343394
12) Alex Rodriguez – First FDA-Approved Study
of Stem Cells to Treat Hearing Loss Begins at Children’s Memorial Hermann
Hospital - - January 12, 2012 - PRNewswire - Children’s Memorial Hermann
Hospital
13) Revoltella RP, Papini S, Rosellini A,
Michelini M, Franceschini V, Ciorba A, Bertolaso L, Magosso S, Hatzopoulos S,
Lorito G, Giordano P,Simoni E, Ognio E, Cilli M, Saccardi R, Urbani S, Jeffery
R, Poulsom R, Martini A. - Cochlear repair by transplantation of human cord
blood CD133+ cells to nod-scid mice made deaf with kanamycin and noise. - Cell
Transplant.2008;17(6):665-78.
14) Claudia Boselli – Panorama –
12 Febbraio 2009
15) Roberto P. Revoltella, MD, PhD - Cochlear
Repair After Transplant Of Human Cord Blood Cells May Make Hearing Restoration
Possible - 05 Sep 2008 – Medial News Today.
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