Trapianti anche fra vivi, sì della Camera alla legge - Il testo passa
al Senato. Sarà possibile per una parte di polmoni, pancreas e intestino. La
relatrice Rizzoli: "Voto di grande valore sociale", http://www.ilgiornale.it
Via libera alle donazioni di
organi tra viventi. Sarà consentita anche in Italia la donazione, ovviamente a
titolo gratuito, di parti di polmone, pancreas e intestino come avviene già in
alcuni paesi europei, in Usa ed in Giappone. Resta assolutamente vietata la
compravendita.
Il testo, composto da due soli
articoli, è stato approvato ieri dall’Aula di Montecitorio e ora passerà
all’esame del Senato dove comunque siprofila un’ampia convergenza per una
rapida approvazione. Fino ad ora nel nostro paese era possibile donare soltanto
un rene e parte del fegato anche a causa dell’articolo 5 del codice civile, che
vieta la disposizione di atti del proprio corpo «che cagionino una diminuzione
permanente dell’integrità fisica». Nel ddl si prevede quindi la modifica di
questa norma con le stesse precauzioni e garanzie che sono previste in caso di
donazione del rene.
La relatrice del provvedimento,
Melania De Nichilo Rizzoli, Pdl, ha spiegato come nel testo finale siano
confluite tre diverse proposte di legge, quelle di Giuseppe Palumbo, Pdl, Paola
Binetti, Udc e Anna Miotto, Pd. Dunque un’iniziativa bipartisan per
disciplinare «una materia di grande valore sociale ed umanitario», ha osservato
la De Nichilo Rizzoli. La donazione in deroga all’articolo 5 sarà consentita ai
genitori, ai figli, ai fratelli germani e non germani (i «fratellastri») che
siano maggiorenni.
Nel caso in cui il paziente non
abbia parenti diretti o che comunque non siano idonei la donazione sarà aperta
anche a parenti o donatori estranei. La possibilità di donare parti di questi
organi rappresenta un passo avanti soprattutto nella cura di alcune terribili
malattie che colpiscono in particolar modo i bambini come la fibrosi cistica.
Ci sono centinaia di giovani in attesa di una donazione. I malati in attesa di
trapianto erano, al 31 dicembre 2011, 382 per il polmone, 238 per il pancreas e
23 per l’intestino. Gli organi a disposizione sono pochi ed i tempi di attesa
di solito superano i due anni. Un’attesa che purtroppo in molti casi è davvero
troppo lunga per le precarie condizioni del paziente che muore nell’11 per
cento dei casi prima di riuscire ad avere la possibilità del trapianto. «La
fibrosi cistica porta ad una insufficienza respiratoria progressiva e porta alla
morte molti di questi pazienti spiega la De Nichilo Rizzoli - Una volta si
doveva trapiantare in questi pazienti il blocco cuore polmoni mentre negli
ultimi anni si trapiantavano soltanto due polmoni. Ma volevo sottolineare la
potenzialità maggiore ed il miglior esito nel trapianto di una sola parte di
polmone ». Quindi, aggiunge, grazie ai progressi della medicina «donando un
solo lobo polmonarenon si hanno complicanze cliniche neppure per il donatore».
«L’approvazione di questo testo
significa davvero molto anche per il fatto di arrivare all’esame dell’aula al
termine di una tornata elettorale piuttosto complessa segnando l’unità, la
convergenza e la condivisione di valore tra tutte le parti politiche- dice
Paola Binetti - La sensibilità di tutti è concentrata a tutela della vita delle
persone e di quell’atto di particolare generosità che è la donazione da vivente
». Anche per Palumbo questo testo oltre a rappresentare «un passo avanti da un
punto di vista scientifico e medico per il nostro paese» riveste una
particolare importanza per la diffusione di un messaggio nei confronti
dell’importanza della donazione.
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