LO STUDIO - Sesso senza amore tra adolescenti - "Tante
chiacchiere, poche verità" - Studio Usa: la promiscuità del sesso tra
adolescenti è sovrastimata. Secondo Amanda Holman della University of
Nebraska-Lincoln, è l'argomento di conversazione "cool" per
eccellenza e quindi molti ne parlano solo per sentirsi accettati - di SARA
FICOCELLI - http://www.repubblica.it (20
settembre 2011)
Chissà se John Landis, quando nel
1978 diresse Animal House, immaginava che il suo capolavoro avrebbe dato il via
a uno dei filoni più demenziali ma fortunati della storia del cinema: quello
dei film sui college americani. Il motivo di tanto successo, da Porky's ad
American pie a Maial college, sta in sceneggiature farcite di dialoghi a sfondo
sessuale, in cui i protagonisti hanno un'unica preoccupazione: dare sfogo alla
propria tempesta ormonale.
Trent'anni e decine di film dopo,
la scienza smentisce i registi (e gli scrittori, basti pensare alla collana di
romanzi "Gossip Girl", di Cecily von Ziegesar) e fa crollare il mito:
la promiscuità del sesso tra adolescenti è sovrastimata. Più che farlo ne
parlano, perché più ne parlano più danno ad intendere di farlo, sentendosi
"fighi". Secondo Amanda Holman della University of Nebraska-Lincoln,
il sesso è l'argomento di conversazione "cool" per eccellenza,
l'ideale per sentirsi accettati dai compagni, e se si millantano rapporti
usa-e-getta, senza amore (il cosiddetto "hooking up"), ancora meglio.
Il problema, sottolinea su Health
Communication, è che a furia di parlare e sentir parlare di rapporti in questi
termini, i ragazzi abbandonano ogni prudenza a livello di contraccezione,
usando spesso l'alcol per superare la timidezza (nel Regno Unito, secondo la
Sheffield University, è questo l'approccio più in voga tra i 14 e i 16 anni, e
per la Società italiana di pediatria il fenomeno in Italia interessa anche i
dodicenni). Il tutto a favore di gravidanze indesiderate e malattie.
Conclusioni raccolte con uno
studio che ha preso in esame 274 studenti chiedendo loro di definire un
approccio sessuale e di spiegare quante volte ne avessero avuto uno. Le
risposte hanno mostrato uno scenario contraddittorio: se da una parte il 45%
degli intervistati ha ammesso di non aver mai avuto un rapporto occasionale,
solo il 3,7% crede che lo studente-tipo sia sessualmente morigerato. E sebbene
solo il 37% abbia avuto due o più rapporti da "one night stand", il
90% è convinto che questa sia la media di ogni coetaneo. Il quadro, spiega la
studiosa, rivela come l'idea che i ragazzi hanno dei compagni e della vita
sessuale altrui sia enfatizzata dalle chiacchiere di corridoio, e lo conferma
il fatto che la stragrande maggioranza (84%) abbia ammesso di parlare
continuamente di "hooking up" con i coetanei.
L'anno scorso uno studio del
consultorio per adolescenti della provincia di Padova 1 ha rivelato che per i
teenager di oggi il sesso è quasi sentito come un "dovere" e che le
ragazze che a 14 anni non l'hanno ancora fatto si vergognano della propria
verginità. Non stupisce che molti, pur di essere accettati, raccontino di
esperienze che non hanno avuto.
In Italia comunque siamo in linea
con il resto del continente: "L'età media del primo rapporto è 17 anni, in
un range europeo che oscilla tra i 16,5 e i 18,5", spiega Flavia Coffari,
psicoterapeuta e sessuologa e presidente del Centro Italiano di promozione alla
salute (CIPSal) di Roma. "Le più precoci sono le donne - continua - spesso
interessate a ragazzi più grandi, probabilmente perché da un punto di vista
biologico "maturano" prima dei ragazzi, sia a livello di sviluppo
fisiologico che psicologico/emotivo".
Sempre più in voga la figura del
"trombamico", simile a quelle che un paio di decenni fa venivano
chiamate le "amicizie amorose". Il problema, ancora una volta, è la
sicurezza: "Se si entra in contatto con il virus, il batterio, il fungo o
il parassita che la trasmette - spiega la Coffari - è possibile essere contagiati
da qualsiasi malattia a diffusione sessuale (MTS), anche in adolescenza. Oltre
all'Hiv, le più diffuse tra i ragazzi sono la clamidia e la candida".
Secondo gli studi più recenti, il 13% delle gravidanze indesiderate si verifica
in donne al di sotto del 20 anni e per quanto riguarda le MTS, solo il 58% dei
teenager dichiara di conoscere l'esistenza di altre malattie oltre all'AIDS.
"Senza contare - conclude l'esperta - che l'80% delle 17enni italiane non
ha mai fatto una visita ginecologica, e recupera le informazioni sulla
sessualità esclusivamente online...".
Nessun commento:
Posta un commento