"Neutrini più veloci della luce" - Messo in discussione
Einstein - Clamorosi risultati di uno studio del Cern e dell'Infn guidato da un
fisico italiano: particelle sparate da Ginevra al Gran Sasso hanno infranto il
muro considerato invalicabile dalla fisica. Margherita Hack: "Sarebbe una
rivoluzione" (22 settembre 2011) - http://www.repubblica.it
Albert Einstein durante una
lezione nel 1934
ROMA - I risultati, se
confermati, possono rimettere in discussione le regole della fisica
cristallizzate dalle teorie di Albert Einstein, secondo le quali niente
nell'universo può superare la velocità della luce. Un gruppo di ricercatori del
Cern e dell'Infn guidato dall'italiano Antonio Ereditato ha registrato che i
neutrini possono viaggiare oltre quel limite. Le particelle hanno coperto i 730
chilometri che separano i laboratori di Ginevra da quelli del Gran Sasso a una
velocità più alta di quella della luce.
Il muro è stato infranto di
appena 60 nanosecondi. Eppure, il risultato è talmente destabilizzante che il
team di ricerca ha atteso ben tre anni di misurazioni per sottoporlo
all'attenzione della comunità scientifica. "Abbiamo passato sei mesi a
rifare i calcoli", racconta Dario Autiero, responsabile dell'analisi delle
misurazioni. Per giustificare la discrepanza sono stati presi in considerazione
persino la deriva dei continenti e gli effetti del terremoto dell'Aquila del
2009. "Siamo abbastanza sicuri dei nostri risultati", spiega
Ereditato, "ma vogliamo che altri colleghi possano verificarli e
confermarli".
E le prime reazioni non tardano
ad arrivare: secondo il Centre national de la recherche scientifique francese,
le fosse confermata la scoperta sarebbe "clamorosa" e
"totalmente inattesa" e aprirebbe "prospettive teoriche
completamente nuove". Anche per l'astrofisica Margherita Hack si
tratterebbe di una vera e propria rivoluzione perché, osserva, "finora
tutte le previsioni della teoria della relatività sono state confermate".
Secondo la teoria della
relatività ristretta, elaborata da Einstein nel 1905, la velocità è una
costante, tanto da essere parte della celeberrima equazione E=mc², dove E è
l'energia, m la massa e c, appunto, la velocità della luce. La relatività,
spiega ancora la Hack, "prevede che se un corpo viaggiasse ad una velocità
superiore a quella della luce dovrebbe avere una massa infinitamente grande.
Per questo la velocità della luce è stata finora considerata un punto di
riferimento insuperabile".
Tra l'altro, la teoria della
relatività implica l'impossibilità fisica delle traversate interstellari e dei
viaggi nel tempo, finora inesorabilmente relegati alla fantascienza e ritenuti
irrealizzabili dalla scienza. Ora tutto ciò potrebbe cadere. "Ma io non
voglio pensare alle implicazioni", si affretta a precisare Ereditato.
"Siamo scienziati e siamo abituati a lavorare con ciò che
conosciamo".
La velocità delle particelle è
stata misurata dal rivelatore Opera, dell'esperimento Cngs (Cern NeutrinoS to
Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern di Ginevra
e raggiunge i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dell'Istituto nazionale di
Fisica Nucleare.
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