SPAGNA: I FARMACISTI CHIEDONO DI RISPETTARE LA LORO OBIEZIONE DI
COSCIENZA - Nel distribuire la pillola del giorno dopo
JAÉN, mercoledì, 28 settembre
2011 (ZENIT.org).- Dopo la diffusione da parte dei mezzi di comunicazione del
caso di una ragazza che ha subito un ictus dopo aver ingerito la pillola del
giorno dopo, i farmacisti spagnoli hanno chiesto misure per difendere la
propria obiezione di coscienza di fronte alla distribuzione di questo farmaco.
Il presidente dell'Associazione
per la Difesa del Diritto all'Obiezione di Coscienza (ANDOC), la farmacista
María Dolores Gómez Armenteros, ha scritto ai presidenti dei Collegi dei
Farmacisti chiedendo il loro sostegno.
Nella lettera, datata questa
domenica, l'ANDOC ricorda ai Collegi dei Farmacisti “l'irresponsabilità della
distribuzione della pillola abortiva di pre-emergenza”.
“La distribuzione senza ricetta
nelle farmacie ha favorito non solo un aumento della domanda (e dei profitti),
ma anche l''emigrazione' dei pazienti dai centri sanitari alle farmacie,
rendendo quasi impossibili l'accompagnamento terapeutico e, in caso, la
notifica di reazioni contrarie”, ha affermato la Gómez Armenteros a nome di
centinaia di professionisti sanitari spagnoli.
“Si pensa che gli effetti
negativi della politica sanitaria sulla questione si faranno sentire sempre di
più in futuro, tenendo conto che si calcola che più del 30% delle consumatrici
sia minorenne”, ha aggiunto.
Rischio
L'Unità di Ictus dell'Ospedale la
Paz di Madrid ha avvertito che la pillola del giorno dopo può provocare infarti
cerebrali dopo che è stata assistita una ragazza di 23 anni che ha subito un
ictus alcune ore dopo aver preso la pillola.
“Non è purtroppo la prima volta
che si verifica questo tipo di reazioni, come ha segnalato lo stesso
Responsabile di Servizio dell'Ospedale che ha assistito la paziente”, ha
sottolineato il presidente dell'ANDOC.
La Gómez Armenteros ricorda che
un rapporto diffuso il 7 ottobre 2010 dall'Agenzia Spagnola di Medicinali e
Prodotti Sanitari riconosce il rischio di incidenti tromboembolici per consumo
della pillola del giorno dopo.
Irregolarità
Varie entità professionali che
raccolgono il sentire di più di 4.000 farmacisti spagnoli hanno denunciato
varie volte presso il Ministero, il Consiglio Generale dei Collegi e le
Comunità Autonome la pubblicità ufficiale ingannevole della pillola del giorno
dopo.
Hanno anche denunciato come in
Spagna sia stata ordinata la distribuzione della pillola senza il rapporto
obbligatorio dell'Agenzia Spagnola del Farmaco, che ha visto la luce molto dopo
l'ordine.
L'ANDOC lamenta che le sue
denunce, sempre basate su motivazioni sanitarie, “siano state ricevute, in
generale, con poco interesse, quando non con manifesta indifferenza da parte
delle Amministrazioni autonome con responsabilità sul tema”.
Da quando, nel settembre 2009, è
iniziata la vendita nelle farmacie senza ricetta e senza limiti di età, ha
raccolto numerose denunce e lamentele da parte dei farmacisti.
Le lamentele per l'assenza del
controllo medico, la vendita a minori che non possono essere identificati, la
richiesta della pillola del giorno dopo da parte di maschi e le risposte
aggressive con minaccia di denunce sono abituali.
“In queste condizioni – avverte
l'associazione –, il farmacista, che deve essere un professionista del farmaco,
può difficilmente esercitare quella funzione senza rischiare denunce o
situazioni sgradevoli”.
Il recente caso di ictus
cerebrale ha anche portato l'Associazione Statale di Avvocati Cristiani (AEAC)
a chiedere di indagare i Ministri Trinidad Jiménez e Bibiana Aído per
negligenza.
La AEAC sostiene che
l'approvazione della distribuzione della pillola del giorno dopo senza ricetta
medica si sia realizzata senza considerare i gravi rischi per la salute dei
farmaci Postinor e Norlevo.
I Ministri, ha indicato
l'associazione, hanno ignorato l'ampia letteratura medica che avverte dei
rischi di tromboembolismo e incidenti cerebrovascolari che questo tipo di
farmaci comporta già da 30 anni.
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