giovedì 10 maggio 2012


A mangiare di fretta si rischia il diabete - L’abitudine a mangiare veloce aumenta significativamente le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, il più diffuso, 10/05/2012 - RALLENTARE http://www3.lastampa.it

Chi non mangia di fretta alzi la mano.
È probabile che di mani alzate ce ne siano davvero poche. Oggigiorno, la fretta è la caratteristica che accompagna le nostre giornate: che sia sul lavoro, che sia anche in quella che dovrebbe essere una pausa, ossia il pranzo.

Mangiare veloce pertanto, per molti, è divenuta dapprima un’esigenza e poi un’abitudine tanto che anche quando non ve ne sarebbe necessità ci si ritrova a ingurgitare il cibo alla velocità della luce.
Questo atteggiamento, se da un lato permette di sbrigarsi a mangiare e tornare alle proprie faccende, ha tuttavia i suoi lati negativi. Secondo uno studio degli scienziati della Lithuanian University of Health Sciences, i quali hanno presentato il loro lavoro al XV Congresso Internazionale di Endocrinologia, e XIV Congresso Europeo di Endocrinologia, tenutosi a Firenze dal 5 al 9 maggio 2012, mangiare veloce favorisce l’aumento di peso che, a sua volta, favorisce l’insorgere del diabete di tipo 2.

Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori coordinati dalla dottoressa Lina Radzeviciene, hanno seguito 702 persone, di cui 234 con una recente diagnosi di diabete di tipo 2.
I partecipanti hanno dovuto compilare un questionario con domande incentrate sulle proprie abitudini e stile di vita. Tra le domande alcune riguardavano la dieta seguita, l’abitudine a tavola, il praticare o meno esercizio fisico, il vizio del fumo o alcol e, ovviamente, qual era la rapidità nel mangiare: se era la stessa degli altri o se più veloce o lenta.
Oltre al questionario, i volontari sono stati oggetto di visita medica ed è stato loro misurato il peso corporeo, per poi determinare il BMI (indice di massa corporea).

Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie Radzeviciene e colleghi hanno scoperto che i partecipanti che avevano ammesso di mangiare più rapidamente degli altri avevano 2,5 maggiori probabilità di soffrire di diabete di tipo 2.
La tendenza sviluppare il diabete poi restava anche quando erano prese in considerazione altre cause come, per esempio, l’obesità, il vizio del fumo o la familiarità.

«La prevalenza del diabete di tipo 2 è in aumento a livello globale e sta diventando una pandemia mondiale – ha commentato Radzeviciene – Sembra coinvolgere l’interazione tra sensibili background genetici e fattori ambientali. E’ importante identificare i fattori di rischio modificabili che possono aiutare le persone a ridurre le loro probabilità di sviluppare la malattia».
Sebbene gli scienziati stessi non hanno saputo spiegare il perché vi sia una correlazione tra il mangiare veloce e lo sviluppo del diabete di tipo 2 – come d’altronde mostrato dai dati raccolti – hanno ribadito che ingrassare è un fattore di rischio e mangiare veloce può far aumentare di peso perché la velocità non permette al cervello di elaborare i segnali di sazietà.

Poiché lo studio era di piccole dimensioni, i ricercatori ricordano che saranno necessari altri studi più approfonditi al fine di confermare quanto suggerito.
In ogni caso, per quanto possa essere reale o meno il rischio di sviluppare il diabete è indubbio che mangiare veloce non fa bene, soprattutto a livello digestivo e, da qui, possono insorgere altri problemi per l’organismo.

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