FECONDAZIONE ASSISTITA & CO. - Trattamenti per l’infertilità e
aumentato rischio di difetti alla nascita, 09/05/2012 - http://www3.lastampa.it
I trattamenti per l'infertilità
possono esporre il bambino al rischio di difetti alla nascita
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Alcuni tipi di tecniche di
fecondazione assistita aumentano il rischio che il bambino abbia dei difetti
alla nascita, rischio che tuttavia si ridimensiona considerando altri fattori
di rischio e l’infertilità stessa
Il primo dato che è apparso
chiaro ai ricercatori del Center for Human Reproduction at North Shore
University Hospital di Manhasset (Usa), che hanno condotto una ricerca sui
rischi della riproduzione assistita, è stato che con queste tecniche per
l’infertilità il rischio per il nascituro di avere difetti alla nascita era in
media dell’8,3 percento, contro il 5,8 percento delle nascite avute da
concepimento naturale.
Visti i dati, l’ipotesi più
plausibile era che la fecondazione assistita esponesse maggiormente al rischio
di difetti alla nascita. Tuttavia, lo studio in questione ha mostrato alcuni
risvolti interessanti.
Il dottor Avner Hershlag e
colleghi hanno esaminato i dati relativi a quasi 309mila nascite avvenute in
Australia, di cui 6.163 erano dovute a tecniche di fecondazione assistita quali,
per esempio, la FIVET (fecondazione in vitro con Embryo Transfer), l’ICSI
(l’iniezione intracitoplasmatica di sperma) e l’induzione all’ovulazione.
L’analisi specifica delle
informazioni ha permesso di stabilire che il rischio era del 7,2 percento nel
caso della FIVET e del 9,9 percento nel caso della ICSI. Se il metodo
utilizzato poi era il CLOMID (Clomifene citrato utilizzato nel trattamento
degli stati di mancanza di ovulazione) il rischio triplicava.
A un maggiore approfondimento dei
casi, si è tuttavia osservato che il rischio cambiava non solo a seconda della
tecnica utilizzata, ma anche in base al tipo di sterilità della donna, all’età,
lo stile di vita e i possibili vizi come il fumo o l’alcol.
Analizzati da questa prospettiva,
i numeri riguardanti il rischio di difetti alla nascita associati alle tecniche
di riproduzione assistita paiono ridimensionati.
«Così, quando si prendono in
considerazione l’età e altri fattori, la fecondazione in vitro non rappresenta
più un rischio maggiore – ha commentato sul New England Journal of Medicine il
dottor Hershlag – Questa è un’ottima notizia per i nostri pazienti».
Ecco pertanto che la possibilità
che il bambino nasca con dei difetti alla nascita, più o meno gravi, non
dipende soltanto dal ricorso alle tecniche di fecondazione assistita, ma anche
da possibili altri fattori di rischio come quelli succitati.
«Io non voglio spaventare la
gente – si affretta a chiarire Hershlag – Lo studio presta solo forza all’idea
che le coppie infertili, in generale, sono ad aumentato rischio di avere un
bambino con un difetto di nascita, indipendentemente dal fatto che siano state
trattate [per l’infertilità] o no».
Prima di sottoporsi dunque a un
trattamento per l’infertilità valutiamo bene anche la possibile presenza di altri
fattori di rischio analizzando la propria vita, magari con l’aiuto di uno
specialista.
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