Sette buoni motivi per non sprecare soldi di Mario Mauro deputato del
Ppe al Parlamento europeo, Avvenire, 1 dicembre 2011
Le ricerche scientifiche con
embrioni umani e cellule staminali embrionali umane non dovrebbero rientrare
nei finanziamenti Ue previsti dal nuovo Framework Programme Horizon 2020. Infatti:
1.Gli Articoli di San José (art. 1 e 2) sostengono
che: «Come dimostrato dalla scienza, ogni vita umana inizia al concepimento» e
«Ogni vita umana è un continuum che inizia al concepimento e che avanza per
stadi fino alla morte. La scienza dà nomi diversi a questi stadi, tra cui
zigote, blastocisti, embrione, feto, neonato, bambino, adolescente e adulto.
Ciò non muta il consenso scientifico sul fatto che in tutte le fasi dello
sviluppo ogni individuo sia un membro vivo della specie umana».
2.Come
stabilito nella Dichiarazione della Commissione europea (30 dicembre 2006), «le
attività di ricerca volte a creare embrioni umani esclusivamente a fini di
ricerca o per l’approvvigionamento di cellule staminali, anche mediante il
trasferimento di nuclei di cellule somatiche» sono inserite tra i settori di
ricerca non finanziati a titolo del settimo Programma quadro.
3.Fra le leggi comunitarie,
l’articolo 6 della direttiva 1998/44 proibisce di brevettare l’utilizzo di
embrioni umani per fini commerciali o industriali.
4.Nella sentenza del 18 ottobre
2011 la Corte di giustizia europea ha ribadito che in Europa le ricerche che
prevedono l’uso di cellule staminali embrionali non possono essere brevettate,
perché contrarie alla dignità umana.
5.L’esclusione di questi progetti
di ricerca dai finanziamenti Ue non produce nessun effetto sulle politiche di
ogni Stato membro, che potrà decidere di finanziare tali ricerche secondo la
propria legislazione nazionale.
6.Inoltre, l’inclusione di questi
progetti di ricerca discriminerebbe quegli Stati che decidono di non finanziare
le ricerche embrionali, in quanto non potrebbero partecipare alla distribuzione
dei fondi.
7. Infine, ma non da ultimo, le
ricerche finanziate dall’Ue devono portare a risultati che introducano
un’innovazione nel mercato, altrimenti si tratterebbe di un’inefficienza dal
punto di vista economico, soprattutto in un periodo di crisi come quello
attuale. Le ricerche sulle cellule staminali embrionali, invece, fino a ora non
hanno portato a risultati soddisfacenti e innovativi. Pertanto, si ritiene che la Commissione
europea dovrebbe escludere dai finanziamenti Ue la ricerca su embrioni umani e
cellule staminali embrionali umane. In alternativa a questo tipo di ricerche,
si dovrebbero favorire ricerche scientifiche con cellule staminali non
eticamente problematiche e più promettenti (cellule staminali adulte, cellule
provenienti dal cordone ombelicale, ecc.).
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