giovedì 1 dicembre 2011


Sette buoni motivi per non sprecare soldi di Mario Mauro deputato del Ppe al Parlamento europeo, Avvenire, 1 dicembre 2011  
Le ricerche scientifiche con embrioni umani e cellule staminali embrionali umane non dovrebbero rientrare nei finanziamenti Ue previsti dal nuovo Framework Programme  Horizon 2020. Infatti:
 1.Gli Articoli di San José (art. 1 e 2) sostengono che: «Come dimostrato dalla scienza, ogni vita umana inizia al concepimento» e «Ogni vita umana è un continuum che inizia al concepimento e che avanza per stadi fino alla morte. La scienza dà nomi diversi a questi stadi, tra cui zigote, blastocisti, embrione, feto, neonato, bambino, adolescente e adulto. Ciò non muta il consenso scientifico sul fatto che in tutte le fasi dello sviluppo ogni individuo sia un membro vivo della specie umana».
  2.Come stabilito nella Dichiarazione della Commissione europea (30 dicembre 2006), «le attività di ricerca volte a creare embrioni umani esclusivamente a fini di ricerca o per l’approvvigionamento di cellule staminali, anche mediante il trasferimento di nuclei di cellule somatiche» sono inserite tra i settori di ricerca non finanziati a titolo del settimo Programma quadro.
3.Fra le leggi comunitarie, l’articolo 6 della direttiva 1998/44 proibisce di brevettare l’utilizzo di embrioni umani per fini commerciali o industriali.
4.Nella sentenza del 18 ottobre 2011 la Corte di giustizia europea ha ribadito che in Europa le ricerche che prevedono l’uso di cellule staminali embrionali non possono essere brevettate, perché contrarie alla dignità  umana.
5.L’esclusione di questi progetti di ricerca dai finanziamenti Ue non produce nessun effetto sulle politiche di ogni Stato membro, che potrà decidere di finanziare tali ricerche secondo la propria legislazione nazionale.
6.Inoltre, l’inclusione di questi progetti di ricerca discriminerebbe quegli Stati che decidono di non finanziare le ricerche embrionali, in quanto non potrebbero partecipare alla distribuzione dei fondi.  
7. Infine, ma non da ultimo, le ricerche finanziate dall’Ue devono portare a risultati che introducano un’innovazione nel mercato, altrimenti si tratterebbe di un’inefficienza dal punto di vista economico, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Le ricerche sulle cellule staminali embrionali, invece, fino a ora non hanno portato a risultati soddisfacenti e innovativi.  Pertanto, si ritiene che la Commissione europea dovrebbe escludere dai finanziamenti Ue la ricerca su embrioni umani e cellule staminali embrionali umane. In alternativa a questo tipo di ricerche, si dovrebbero favorire ricerche scientifiche con cellule staminali non eticamente problematiche e più promettenti (cellule staminali adulte, cellule provenienti dal cordone ombelicale, ecc.).  

Nessun commento:

Posta un commento