La scuola italiana? N'apocalisse... di Rino Cammilleri, 14-12-2011, http://www.labussolaquotidiana.it/
Il fatto è questo: in ottobre una
maestra con trent’anni di esperienza si è vista sollevare dall’incarico perché
durante una lezione avrebbe turbato una bambina di prima elementare. È successo
a Bologna (Il Resto del Carlino, 26 novembre 2011). La maestra in questione,
insegnando religione cattolica, ha parlato del brano dell’Apocalisse in cui si
tratta della caduta degli angeli ribelli e della punizione dei malvagi. E ha
illustrato il tutto mostrando foto dei quadri di Guido Reni [nella foto], il
famoso pittore seicentesco. Una bimba si è spaventata e l’ha detto alla mamma,
la quale ha fatto un esposto al responsabile del circolo didattico competente.
Questo ha informato la Curia, e
la maestra è stata sostituita. Ma lei non ci sta. Al suo fianco sono scesi i
genitori degli altri bambini e perfino il deputato Fabio Garagnani (Pdl). La
maestra sospesa ha informato perfino il Papa con lettera il 2 dicembre e dalla
Segreteria di Stato vaticana (scrive Blitz Quotidiano, online, l’11 dicembre)
le è stato risposto molto paternamente, con tanto di benedizione apostolica. Il
che ha almeno rinfrancato la ricorrente, il cui cattolicesimo è stato
rassicurato per quanto riguarda l’ortodossia (in tal senso, intervistata,
avrebbe deposto). La cosa non finirà qui, anche perché il deputato di cui sopra
intende dare battaglia. In effetti è una questione di principio.
Ora, solo gli interessati, come
sempre in casi del genere, conoscono i dettagli della questione, nel cui merito
non ci sentiamo di entrare. Sì, perché le cose della vita sono sempre più
complicate di quel che i giornali riportano (tempus fugit e lo spazio è
tiranno: ai giornalisti interessa solo "la notizia"). Può darsi che
ci siano retroscena umani che non conosciamo (che so, invidie, ripicche tra
colleghi, caratteri più o meno difficili, sensibilità più o meno marcate…). Può
anche darsi che la maestra in questione abbia davvero esagerato. E può perfino
darsi che ci siano di mezzo nuance laiciste, come sembrerebbe sostenere il
deputato (dato il luogo in cui è avvenuto il fatto, Bologna, non ci
stupirebbe).
Ma questa storia della povera
bambina impressionabile ci lascia un po’ perplessi. Non c’è sera in cui
l’annunciatrice televisiva non ci avvisi che il «programma è adatto a un
pubblico adulto». E non è possibile che genitori normali riescano tutte le
sante sere a cambiare in tempo canale. Per andare dove, poi? Da Fiorello che fa
réclame ai preservativi senza che l’annunciatrice abbia preavvertito? E poi,
Harry Potter e i vampiri di Twilight hanno forse il bollino rosso? Il pargolo
odierno viene incoraggiato all’uso del computer e di internet, perché è bene
che impari fin da piccolo. Cioè, si immette il cucciolo implume nella jungla e
non di rado lo si lascia lì da solo, perché i genitori lavorano. Meglio le
fiabe. Sì, in esse ci sono gli orchi che mangiano i bambini, le streghe che
offrono mele avvelenate, i lupi che sbranano gli innocenti. Nemmeno i draghi di
Christopher Paolini o di Licia Troisi sono zucchero filato senza calorie. Evidentemente
la Madonna nel 1917 non aveva frequentato le scuole magistrali, altrimenti non
avrebbe mostrato a tre pastorelli portoghesi (tutti minori) nientemeno che
l’Inferno e le anime dannate. La maestra di Bologna ha illustrato una lezione
che, in sé, ci pare lodevole: i cattivi sono sempre puniti, perché esiste un
Aldilà di giustizia. Ci sembra una buona lezione. Specialmente per i bambini.
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