mercoledì 14 dicembre 2011


Droga: la cultura della vita contro lo sballo, 13 dicembre 2011, http://www.corrispondenzaromana.it

 (di Federico Catani) Promuovere la vita attraverso norme adeguate diventa sempre più urgente per difendere i giovani dalla cultura dello sballo a tutti i costi. Secondo la Relazione annuale 2011 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) sta crescendo in modo esponenziale l’immissione sul mercato di nuove sostanze stupefacenti non controllate, ma spesso vendute come “droghe legali”.

Quest’anno sono state segnalate ben 39 nuove sostanze e 600 rivenditori on line di questi prodotti. In base a quanto riferisce l’Oedt, «i produttori utilizzano tecniche sofisticate per aggirare le normative volte a prevenire la diversione dei precursori», ricorrendo ad esempio al «loro mascheramento come sostanze chimiche non controllate, da riconvertire dopo l’importazione».

I dati del consumo di droghe in Europa sono drammatici. Da alcuni anni i decessi legati all’eroina e ad altri oppiacei si aggirano attorno ai 10 mila. Facendo riferimento al 2009, si calcola che sono oltre 23 milioni gli europei che hanno provato una droga sintetica, 11 milioni hanno consumato ecstasy, 14,5 milioni hanno usato cocaina e circa 12,5 milioni hanno assunto anfetamine. Certo, la crisi economica ha portato a una riduzione dell’utilizzo di queste sostanze.

Tuttavia, la situazione attuale non è affatto da sottovalutare. Infatti, accanto al consumo di droghe, cresce sempre più lo sballo dei ragazzi, specie nel fine settimana. L’alcolismo è ormai sempre più diffuso tra le giovani generazioni. In Italia circa il 15% dei giovani si ubriaca almeno una volta in tre mesi: si tratta perciò di un fenomeno tutt’altro che marginale. I motivi della ricerca spasmodica dello sballo attraverso l’abuso di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti sono noti.

Per alcuni è forte il disagio esistenziale, anche a causa della mancanza di valide figure di riferimento e di valori forti cui aggrapparsi. Il bere troppo e in gruppo, ma in realtà soli con se stessi, nonostante la contiguità con gli amici, è dovuto all’assenza di relazioni significative. Lo sballo serve dunque per anestetizzare il dolore interiore e la noia di vivere.

Di fronte a una realtà simile, mentre personaggi influenti e popolari come Roberto Saviano arrivano a chiedere la legalizzazione delle droghe leggere, è più che mai urgente ribadire la verità e difendere un’autentica cultura della vita. (Federico Catani)

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