«Occasione sprecata per parlare di affetti», Avvenire, 22 marzo 2012
Un’occasione sprecata»: è il
commento sulla vaccinazione «raccomandata» contro il virus Hpv espresso da
Mariolina Ceriotti Migliarese, autrice del recente volume La coppia imperfetta (Ares).
Per la neuropsichiatra e psicoterapeuta, che ha sei figli, «si è venuta a
creare un’equazione falsata per cui l’età della maturazione sessuale è anche
quella di inizio dell’attività sessuale, e a questa si collega un pericolo. Ma
il pericolo è il virus o la precocità dell’esperienza?». Il rischio, anche in
questo caso, è di demandare ancora una volta a un ente esterno l’educazione
all’affettività. «È un’intrusione poco rispettosa nella sfera sentimentale e
psicologica delle ragazzine. Si introduce un elemento immediato di pericolo legato
alla sessualità. Chiediamoci se è questo che vogliamo trasmettere alle nostre
figlie, o se invece pensiamo che l’educazione all’affettività sia anche altro.
C’è un discorso pregiudiziale, che tende a evitare un guaio, senza pensare al
fatto che si parla della possibile attività sessuale di una dodicenne». are che
vi sia una perenne ricerca di ricette «sicure». «Incapaci di educare al senso,
al valore di un gesto, quale è quello della sessualità – riprende la
psicoterapeuta –, il mondo degli adulti cerca di isolarlo dalle tematiche che
lo contestualizzano, di fatto scollegando l’atto sessuale da ciò che lo precede
e ciò che lo segue. Non essendo in grado di rispondere ai perché dei nostri
figli, rispondiamo ai come. Diamo risposte tecniche non riuscendo a dare
risposte di senso». Parlando di prevenzione si rischia di fare leva sul senso
di inadeguatezza dei genitori, che cercano di farvi fronte con gli strumenti
che si trovano a disposizione... «Questa poteva essere l’occasione per dare un senso
a un atto così importante, per parlare dei danni della promiscuità e della
precocità sessuale. Ma invece di ragionare, di approfondire, di educare, si
preferisce risolvere artificialmente. Così come per non generare basta una
pillola, ora il messaggio che passa è che basta il vaccino». (Em.Vi.)
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