La radiodatazione della Sindone è stata pilotata? Le risposte in un
documentario, 27 marzo, 2012, http://www.uccronline.it/
Tra gli esperti della Sindone
l’uscita del documentario “La notte della Sindone”, prodotto da Polifemo e RAI
con la regia di Francesca Saracino, era molto atteso. Per la prima volta si è
fatta luce sulle ricerche, sui personaggi e sulle presunte misteriose manovre
che hanno caratterizzato la controversa datazione al radiocarbonio eseguita nel
1988.
Da allora c’è stato un acceso
dibattito all’interno del mondo scientifico, tantissimi i dubbi avanzati a
partire da Harry Gove, il principale portavoce e coordinatore degli scienziati
per la datazione della Sindone che ha cambiato idea, mostrando in uno studio
scientifico seri dubbi sulla datazione medioevale della Sindone. Poi il chimico
Raymond N. Rogers, tra i maggiori esperti a livello internazionale in analisi
termica, che alla fine di uno studio scientifico ha così affermato: «La data
emersa dall’esame al radiocarbonio non è da considerarsi valida per determinare
la vera età della Sindone». Anche il
responsabile di uno dei laboratori in cui è stata realizzata la
datazione,Christopher Ramsey di Oxford, ha affermato in un comunicato ufficiale
del 2008 che «Ci sono un sacco di altre prove che suggeriscono a molti che la
Sindone è più vecchia della data rilevata al radiocarbonio». Ovviamente va
citata la relazione della Società Italiana di Statistica, con la quale sono
stati rilevati errori di calcolo e la modificazione di alcuni dati per arrivare
al livello di attendibilità dall’1 al 5%, ovvero la soglia minima per poter
presentare l’esame scientificamente.
Ora questo documentario, che
verrà proiettato domani 28 marzo 2012 dalle 17:30 alle 19:00 presso
l’Auditorium Giovanni Paolo II (ingresso libero) dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
a Roma. Per realizzarlo sono stati
analizzati documenti inediti: video, file audio, fascicoli, lettere, foto, e
sono stati intervistati i testimoni della vicenda, come il prof. Franco
Testore, l’esperto tessile che eseguì la pesatura dei campioni per l’analisi.
UCCR ha intervistato la regista,
Francesca Saracino, cercando di carpire qualche informazione in anteprima. Ci
ha gentilmente risposto che «si tratta di una lunga ricerca durata due anni e
mezzo per trovare delle prove su varie ipotesi azzardate o meno, che in questi
anni sono state avanzate». Anche lei conferma infatti che in questi anni
«l’ipotesi di un complotto, di un’analisi “pilotata” è stata portata avanti da
tutta una serie di indizi, ma mai davvero qualcosa di concreto, la “prova” è
stata trovata. Noi abbiamo trovato le prove che qualcosa di strano c’è stato
davvero. E’ questa la novità di questo documentario. Tanti documentari sono
stati fatti sulla Sindone, in cui si è affrontato anche il tema del Carbonio
14, ma mai nessuno si è soffermato su questo tema scavando a fondo sul prima,
il durante e il dopo la datazione…noi lo abbiamo fatto».
La questione come si vede è
davvero scottante. Dopo che pochi mesi fa i ricercatori di ENEA hanno respinto
la possibilità di un falsario medioevale, oggi cade (definitivamente?)
l’attendibilità della radiodatazione. La cosa più misteriosa è stata la
presenza di persone estranee agli scienziati e agli ecclesiastici addetti, che
hanno in qualche modo condizionato i lavori: «Nel documentario ciò viene
mostrato», ci ha risposto la regista. «Secondo me si, c’è paura di arrivare
alla verità sulla Sindone». Chi è a Roma
non si può certo perdere domani questo evento, anche se «ci saranno altre
presentazioni in varie parti d’Italia ma ora non saprei darvi delle date certe.
Abbiamo già una distribuzione Home video ( che non è ancora iniziata però)
molto importante, di cui presto riveleremo il nome e stiamo cercando una
diffusione anche per la televisione. Su questo ultimo punto stiamo trovando
alcune difficoltà per due motivi: da una parte la crisi globale, dall’altra
parte il tema trattato nel documentario è sempre molto scomodo. Per come poi lo
abbiamo affrontato noi diventa ancora più scomodo».
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