Se il chip va in vena, Il Mondo (F.Fr.) - DIAGNOSTICA PRONTO UN
MICRODISPOSITIVO, http://www.scienzaevita.org/rassegne/31c2a9987e3107953f8c0cfb9013f80b.PDF
Un chip che nuota, letteralmente,
nel sangue e che è capace di raccogliere informazioni sullo stato di salute di
un paziente o di svolgere operazioni di nanochirurgia senza alcun intervento
invasivo.
Non è (più ) fantascienza, ma lo
scenario che si prospetta in conseguenza di uno studio compiuto alla Stanford
University e dimostrato alla International Solid-State Circuits Conference.
Il processore, di appena 2
millimetri quadrati di super fi cie, è totalmente rivoluzionario rispetto a
quanto visto fi no a oggi perch é è privo di batteria.
Ad alimentarlo, facendogli
svolgere i compiti per i quali viene programmato, è un flusso di energia
trasmessa da un'antenna esterna al corpo che lo segue e lo guida, ma nello
stesso tempo gli fornisce corrente mediante il principio dell'induzione.
La rivoluzionariet à sta proprio
nello studio che ha scon fi tto la convinzione, fondata su principi matematici,
che nessun dispositivo sarebbe potuto essere controllato a distanza dentro al
corpo usando l'induzione elettromagnetica perch é muscoli e ossa umane sono un
ottimo conduttore e dissipano facilmente le basse cariche elettriche.
In base ad alcuni calcoli svolti
dalla professoressa Teresa Meng, specializzata in ingegneria elettrica e
scienze informatiche, il corpo umano è in grado di ricevere onde a profondit à
molto superiori a quanto immaginato, dunque è possibile creare microdispositivi
quasi privi di antenne e, perciò, piccolissimi.
La dimostrazione organizzata a
San Francisco ha messo in mostra due differenti dispositivi: uno trainato da un
altro apparecchio esterno e uno che è in grado di «remare » nella corrente
sanguigna mediante due piccolissime spirali.
Una volta af fi nata, la
tecnologia potrebbe condurre a creare dispositivi che portano medicinali con
bassissimo dosaggio direttamente agli organi malati, ripuliscono le arterie o
tengono sotto controllo gli organi senza ricorrere a sonde o interventi
chirurgici.
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