Quei Farmaci in rete senza Controlli, Per risparmiare i medici comprano
via Internet prodotti non certificati, di Bazzi Adriana, 25 marzo 2012, http://archiviostorico.corriere.it
La vicenda di Barletta (una donna
morta dopo un esame per le intolleranze alimentari e altre due ricoverate in
osservazione) è complicata e pone almeno tre tipi di problemi. Primo: l'
utilizzo di medicinali comperati su eBay (in questo caso il sorbitolo che,
usato per il test, doveva dimostrare l' incapacità dell' intestino di assorbire
certi cibi e spiegare certi sintomi del paziente, come il gonfiore intestinale,
il sovrappeso, la cefalea e via dicendo). Il commercio di medicine via Internet
è senza controllo: al top della classifica ci sono i farmaci Viagra-simile,
contro l' impotenza sessuale, che di solito sono acquistati da cittadini
comuni, ma, a quanto pare, anche i medici privati (per risparmiare?) comprano
prodotti farmaceutici (il sorbitolo) da utilizzare nei loro ambulatori, senza
prove di sicurezza. Secondo: i centri privati dovrebbero garantire la qualità
delle loro prestazioni (il problema è: chi certifica?), ma, in qualche caso,
sembrano «cedere» al business (i prodotti venduti in Internet sono
economicamente allettanti, ma non sempre sicuri). Terzo: l' attendibilità di
esami per la diagnosi di situazioni (come le intolleranze alimentari) che
rappresentano un capitolo tutto nuovo, spesso ignorato dalla medicina
ufficiale. Ma che andrebbe preso in considerazione. Persone «tecnicamente sane»
secondo la medicina ufficiale, soffrono, però, di disturbi che vanno da dolori
intestinali, malesseri generalizzati, mal di testa, stanchezza, eccetera,
eccetera, che i medici non sanno interpretare. Ecco perché si crea un mercato
parallelo di medici «alternativi» che cercano di rispondere alle domande dei
pazienti, ma che, in qualche caso (come è avvenuto a Barletta), commettono
errori. Anche tragici. abazzi@corriere.it
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