Anche in Nuova Zelanda crescono i medici contrari all’aborto - Lo
rivela l’annuale rapporto governativo. - http://www.uccronline.it/
Un numero crescente di medici
neozelandesi si sta sempre più rifiutando di eseguire l’aborto, ottenendo
applausi dal mondo pro-life. Negli USA gli obiettori sono oggi l’86% dei
medici, mentre in Italia lo è l’80%.
Lo ha stabilito l’annuale
rapporto governativo “The Abortion Supervisory Committee”. Su 11.000 medici
registrati, quelli abortisti in Nuova Zelanda sono infatti calati a 196 nel
2009, e a 175 nel 2010, continuando a diminuire nel 2011. Si ritiene che un
numero crescente di medici sta anche contestando l’idea che l’aborto sia una
parte necessaria della sanità, ritenendolo separato da essa.
Anche se in Nuova Zelanda
l’aborto è legale, ci sono rigorose norme che una donna incinta deve rispettare
prima di optare per la soppressione chirurgica dell’essere umano. Un aborto, ad
esempio, deve essere prima approvato da due medici, uno dei quali un ginecologo
o un ostetrico.
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