Cultura cattolica: i “Quaderni di San Raffaele”, 11 gennaio 2012, http://www.corrispondenzaromana.it/
(E.R) Al tema della morte è
dedicato l’ultimo numero della rivista “Quaderni di San Raffaele”, organo
dell’Associazione Cattolica Infermieri e Medici (Acim). Il volume è aperto da
un editoriale del suo direttore, il cardiologo Roberto Galbiati, e seguito da
un denso articolo del professor Matteo D’Amico su La morte nell’età della
tecnica. La rimozione della morte, anche tramite l’ospedalizzazione della
medesima, indurisce il cuore, come tutte le azioni tese a non vedere una
realtà, al fine di non lasciarsi coinvolgere.
«È il destino di ogni epoca
spiritualmente misera – scrive D’Amico – non poter più comprendere la morte,
escluderla dal proprio orizzonte culturale, smarrire le parole, i concetti, i
valori che soli la rendono intellegibile, che aprono alla possibilità di
viverla da uomini, di pensarla insieme alla vita in tutta la sua profondità;
nello stesso tempo, nulla più dell’oscuramento di una retta comprensione della
morte, nulla più della sua banalizzazione – che non è altro che un diverso modo
per dimenticarla – è in grado di avviare una civiltà verso la barbarie». Aver
fatto della morte una parola impronunciabile ed un concetto inesprimibile,
lungi dal diminuire il dolore del vivere lo accresce, rendendoci, anche per
questa via più cattivi.
La rivista “Quaderni di San
Raffaele”, organo dell’Associazione Cattolica Infermieri e Medici (Acim), ha
come caratteristica di quella di inquadrare la problematica trattata sia da un
punto di vista generale che con riferimento al modo di viverla oggi nella
nostra società. I temi finora trattati hanno riguardato: L’eutanasia (n. 1); Le
cellule staminali: speranze terapeutiche tra scienza ed etica (n. 2); La
sofferenza e il soffrire (n. 3); RU 486 – Legge 194. Genocidio di Stato (nn. 4
e 5); Fecondazione extracorporea: la scienza al servizio della dissoluzione (n.
6); La morte ed il morire parte prima (n. 7).
Il campo è quello vasto, ma
sempre più attuale, della bioetica. L’obiettivo della rivista è studiare i
fatti e le problematiche più rilevanti riguardanti la vita, la morte, la
medicina, la salute fisica e mentale, inquadrandoli da un punto di vista
scientifico, filosofico, teologico, morale, alla luce del perenne Magistero
della Chiesa. Sotto questo aspetto la rivista costituisce una novità nel
panorama della cultura cattolica italiana.
Essa si avvale del contributo di
valenti specialisti nel campo della medicina, della filosofia, del diritto e
della teologia, alcuni dei quali ben noti al grande pubblico, come ad esempio il
professor Mario Palmaro, filosofo del diritto, il professor Matteo D’Amico,
filosofo e saggista, il professor Francesco Agnoli, storico e saggista, padre
Giorgio Maria Carbone e tanti altri che ne costituiscono in parte il Comitato
Scientifico.
L’Acim è un’associazione che si
propone di diffondere i valori cattolici e, quindi, l’etica naturale su tutti i
temi riguardanti la vita e la morte. Si batte per fermare il degrado della
nostra società, partendo da una corretta informazione, perché solo dalla verità
può conseguire la giustizia. A questo fine oltre a stampare e diffondere la
rivista, organizza conferenze e dibattiti in tutta Italia.
I “Quaderni di San Raffaele”
possono essere acquistati, in abbonamento da 4 numeri (€ 30,00) o in singole
copie (€ 8,00), rivolgendosi all’Associazione Cattolica Infermieri e Medici
(Acim) (info.acim@alice.it) o ai “Quaderni di San Raffaele” presso Lepanto Srl,
Strada Valle Bergero 6 – 10090 Castiglione Torinese (TO).
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