"MIO FRATELLO, MIA SORELLA È MALATO O DISABILE: NON È COLPA
MIA!" - Domenica 5 febbraio si celebra in Francia la XVII Giornata
dedicata ai familiari degli handicappati
ZI12011907 - 19/01/2012
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ROMA, giovedì, 19 gennaio 2012
(ZENIT.org) – La XVII Giornata dedicata ai fratelli e alle sorelle (inclusi
cognati e cognate) di una persona malata o con un handicap si svolgerà in
Francia domenica 5 febbraio. Cécile Gandon, del servizio di comunicazione
dell’Office chrétien des personnes handicapées (OCH), ha spiegato ai lettori di
ZENIT il tema e il programma della giornata organizzata in varie città della
Francia.
Quali sono il tema e l’obiettivo
di questa giornata?
Gandon: Il tema di questa
giornata del 5 febbraio, riservata a fratelli e sorelle, sarà: Mio fratello,
mia sorella è malato o disabile: non è colpa mia! Si tratta di un’occasione
unica per condividere con altri fratelli e sorelle e per ottenere informazioni
da parte di testimoni e professionisti (avvocati, medici, psicologi). A Parigi,
gruppi di lavoro specializzati (con psicoterapeuti) sono previsti per
fratellini e sorelline dai 9 anni in poi.
Dove si tiene l’evento?
Gandon: La giornata si terrà a
Parigi (IX circoscrizione), Bordeaux, Strasburgo e Tours, domenica 5 febbraio,
dalle ore 9 alle ore 18. In mattinata interverranno diversi grandi testimoni,
seguiti da gruppi di condivisione sotto la guida di professionisti. A Parigi
accoglieremo la dottoressa Sylvie de Kermadec, ginecologo-ostetrica, che si è
confrontata con l’handicap nella sua famiglia, ex direttrice dell’Institut
Jérôme Lejeune, insieme a tanti fratelli e sorelle.
A Bordeaux interverrà Fra Samuel
Rouvillois, che ha un fratello che soffre di una malattia psichica, ed è
consulente presso dirigenti aziendali.
A Strasburgo parlerà la
professoressa Marie-Odile Réthoré, membro dell’Accademia Nazionale di Medicina
e direttore medico e scientifico dell’Istituto Jérôme Lejeune. A Tours, infine,
il grande testimone sarà Jean-Marc Louis, giornalista, scrittore e
conferenziere, che ha un fratello disabile.
Perché questa iniziativa? Come è
nata?
Gandon: È nata durante una tavola
rotonda organizzata dall’OCH, da tre fratelli e sorelle che hanno voluto
approfondire la loro condivisione. E da 17 anni, continua!
Quali sono i frutti?
Gandon: Vi cito alcune brevi
testimonianze. “Ho trovato dei professionisti molto disponibili all’ascolto”
(Marie, 35 anni). “Fa esprimere a parole ciò che si sente e condividerlo con
gli altri. Non sono sola a vivere questa situazione” (Caroline, 24 anni).
Pierre, 45 anni, ha trovato ciò di cui aveva bisogno: “Come passare dall’odio
alla pace nel rapporto con mio fratello? Questa era la mia domanda. Grazie a
questa giornata ha iniziato un cammino...”.
Come partecipare?
Gandon: Iscrivendosi via telefono
(00 33 (0) 1 53 69 44 30) o via email (fratrie@och.asso.fr). E per maggiori
informazioni, c’è il sito online dell’Office chrétien des personnes handicapées:
www.och.fr.
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