NOVITA' NELLA LOTTA AI TUMORI DA STUDIO DEI RICERCATORI DEL GASLINI ED
AMERICANI. IL DIGIUNO DI 48 ORE PRIMA DELLA CHEMIO - http://www.ligurianotizie.it
GENOVA. 8 FEB. Uno studio
coordinato dal genovese professor Valter Longo, Direttore dell’Istituto di
Longevità alla University of Southern California di Los Angeles, e realizzato
in collaborazione con il Laboratorio di Oncologia dell’Istituto Giannina
Gaslini di Genova, diretto dal dottor Vito Pistoia, ha dimostrato che un breve
digiuno e strategie molecolari che simulano il digiuno possono essere proposte
come nuovi approcci terapeutici capaci di ritardare la progressione tumorale.
Il gruppo del Gaslini cha ha
partecipato attivamente a queste ricerche è composto dalla dottoressa Lizzia
Raffaghello, Coordinatrice, dalla dottoressa Giovanna Bianchi e dal dottor Vito
Pistoia stesso.
Uno dei capisaldi della terapia
anti-tumorale è rappresentato dalla chemioterapia, cioè dalla somministrazione
di farmaci tossici per le cellule maligne ma anche dannosi per le cellule
normali del malato.
Circa 10 anni fa, il professor
Valter Longo si propose di utilizzare la restrizione calorica come strumento
per potenziare gli effetti della chemioterapia sulle cellule tumorali e
proteggere efficacemente le cellule normali da tali effetti.
In cosa differisce una cellula
normale da una cellula tumorale? La cellula tumorale si moltiplica in modo
incontrollato ed è refrattaria a qualunque segnale che cerchi di bloccarne la
crescita Al contrario, la cellula normale risponde a tali segnali smettendo di
proliferare ed entrando in uno stato di autoprotezione.
In un lavoro pubblicato nel 2008
dal professore Longo in collaborazione con la dottoressa Raffaghello è stato
effettivamente dimostrato che una restrizione calorica consistente in 48 ore di
digiuno prima della somministrazione della chemioterapia proteggeva le cellule
normali ma non quelle tumorali in un modello animale di neuroblastoma, un
tumore pediatrico spesso a cattiva prognosi.
“In altre parole, questa
strategia permette di distinguere amici da nemici. Il cancro è come un esercito
di traditori difficilissimo da combattere dal momento che hanno la stessa
divisa dei nostri soldati (le cellule normali). La strategia messa a punto
agisce dotando i nostri soldati di uno “scudo magico” che li protegge e differenzia
dai nemici “traditori” spiega Vito Pistoia.
Agli studi sopra citati mancava
un tassello, cioè comprendere se la restrizione calorica potesse rendere le
cellule maligne più sensibili alla chemioterapia. A questa domanda risponde un
nuovo studio collaborativo tra i laboratori americano e genovese in corso di
pubblicazione nel prestigioso giornale scientifico Science Translational
Medicine.
“La sperimentazione è stata
condotta su diversi modelli pre-clinici di tumori pediatrici e dell’età adulta
ed ha dimostrato che 48 ore di digiuno pre-trattamento non solo sono efficaci
nel rendere più vulnerabili le cellule tumorali agli effetti della
chemioterapia, ma ritardano di per sè la progressione del tumore.
Tale studio ha inoltre
identificato i meccanismi molecolari che stanno alla base di questi fenomeni”
spiega Lizzia Raffaghello.
La sperimentazione clinica per
testare il digiuno quale innovativa strategia terapeutica nei pazienti affetti
da tumore è già stata avviata in alcuni centri statunitensi ed europei.
In uno studio preliminare, 10
pazienti sottoposti a digiuno prima di ricevere diversi farmaci anti-tumorali
hanno riportato una netta riduzione di effetti collaterali associati alla
chemioterapia. Analoghi risultati emergono da uno studio clinico di fase 1
condotto al Norris Cancer Center di Los Angeles.
Pertanto, ci sono aspettative che
questa nuova strategia di trattamento dei tumori trovi applicazione su larga
scala anche in Italia grazie alla buona fattibilità, al costo contenuto ed
all’assenza di tossicità. L.B.
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