IDEE & OPINIONI - quando è Google e non il Medico a Rivelarci se la
Malattia è grave - Ripamonti Luigi, (4 marzo 2012) - Corriere della Sera, http://archiviostorico.corriere.it/
Dominic Stacey junior, un bambino
inglese di otto anni, ha saputo da Internet di dover morire presto. Gli è
bastato digitare su un motore di ricerca «gambe stanche», sensazione che lo
affliggeva spesso, per scoprire di essere affetto da una rara malattia
degenerativa. La diagnosi online, come ha raccontato il quotidiano inglese
Daily Mail , ha cambiato, e non in meglio, la vita di Dominic e della sua
famiglia. Il caso colpisce perché coinvolge un bambino, ma si replica migliaia
di volte ogni giorno, specie per malati di tumore o altre patologie gravi. Una
volta (pochissimo tempo fa, in realtà) in casi come questi la verità poteva
essere distillata dal medico alle dosi ritenute opportune a seconda del profilo
psicologico del paziente o in considerazione di altre valutazioni. Internet ha
cancellato questo filtro. Google non sa se chi cerca vuole davvero sentirsi
dire tutto. Un medico oltre a saper parlare, almeno in teoria, dovrebbe saper
ascoltare, per capire quanto il paziente è pronto a «ricevere» in quel momento,
dal momento che ognuno, di fronte a malattia o dolore, reagisce in modo
diverso. Sul New England Journal of Medicine , la più prestigiosa rivista
medica del mondo, specialisti dell' università di Rochester (Usa) hanno scritto
che esistono condizioni nelle quali il paziente non deve essere informato in
maniera completa e dettagliata su diagnosi, prognosi e trattamento. E tra
queste condizioni c' è quella in cui, più o meno direttamente, il paziente fa
capire di non voler conoscere la prognosi della propria patologia, cioè ciò che
lo aspetta. In particolare, il dettaglio più difficile da affrontare è il tempo
che resta da vivere. Chi è colpito da una malattia a prognosi infausta spesso si
aggrappa a qualche motivo di ottimismo. E lasciare questa possibilità fa parte
della terapia che il medico può decidere di adottare. Ma a Google questo non
interessa.
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