mercoledì 4 gennaio 2012

L'evoluzionismo che divide di Lorenzo Albacete, mercoledì 4 gennaio 2012, http://www.ilsussidiario.net

Passato il periodo delle feste, la politica è tornata a essere il tema principale di discussione sui media. L’attenzione è concentrata sulle primarie per scegliere il candidato Repubblicano da opporre a Obama nelle elezioni presidenziali del prossimo autunno e su chi controllerà il Senato e la Camera dei Rappresentanti per i due anni successivi alle elezioni. Questo però non è tutto. Molti singoli stati hanno altri argomenti in discussione per le prossime elezioni, argomenti che potrebbero avere peso e interesse anche sul piano nazionale. Ad esempio, sembra che stia iniziando un altro dibattito sull’insegnamento dell’evoluzionismo nelle scuole pubbliche.
Come riporta Stephanie Pappas su MSNBC (notiziario via cavo, NdR.): “Il nuovo anno sta portando nuove discussioni sull’insegnamento dell’evoluzione nelle scuole pubbliche, con due disegni di legge nello New Hampshire diretti a esigere che gli insegnanti presentino l’evoluzione come una teoria più filosofica che scientifica. Intanto, un senatore dello stato dell’Indiana ha presentato una proposta di legge che consentirebbe ai consigli scolastici di pretendere l’insegnamento del creazionismo”.
Nel New Hampshire una delle proposte prescrive “che l’evoluzione sia insegnata nelle scuole pubbliche dello Stato come una teoria, includendo anche le posizioni politiche e ideologiche dei suoi sostenitori e la loro posizione riguardo all’ateismo”. Il secondo disegno di legge non cita esplicitamente l’evoluzionismo, ma dispone che “i docenti di materie scientifiche insegnino ai loro studenti che un metodo scientifico appropriato prevede che non ci si impegni definitivamente con nessuna particolare teoria o ipotesi, quantunque possa risultare assodata, e che innovazioni scientifiche e tecnologiche basate su nuove prove possono mettere in discussione teorie o ipotesi scientifiche ritenute certe”.
Il disegno di legge “trasforma un atteggiamento scettico in confusione”, dice Zen Faulkes, professore di biologia all’Università del Texas, Pan America.“Si dovrebbe allora chiedere ai docenti di dire agli studenti di non ritenersi vincolati all’ipotesi che l’uranio ha più protoni del carbonio. Oppure: “Ricordatevi, ragazzi, che domani potremmo scoprire che il DNA non è la molecola principale per trasmettere l’informazione genetica”. L’evoluzione è un dato di fatto né più, né meno che le altre due cose citate, e dovrebbe quindi essere insegnata con lo stesso grado di certezza”.
La teoria dell’evoluzione è diventata un tema chiave per i conservatori religiosi, molti dei quali sostengono che l’idea che la vita si sia evoluta lungo miliardi di anni insegna agli studenti che la vita non è altro che un incidente. Chi vi si oppone vuole comunicare ai bambini l’idea che hanno uno scopo per essere al mondo. Per questo, molti conservatori religiosi vorrebbero che nelle scuole venisse insegnato il “disegno intelligente” o l’idea che un creatore ha acceso lo sviluppo della vita.
Jerry Bergevin, uno dei Repubblicani che ha presentato la proposta di legge, ha detto al Concord Monitor che l’ateismo era legato al nazismo e alla sparatoria alla scuola Colombine nel 1999. “Voglio che venga presentata una descrizione completa dell’evoluzionismo e delle persone che sono alla base della teoria”, ha detto Bergevin, “È una visione del mondo che è priva di Dio”.
Secondo Pappas, “il New Hampshire non è il solo Stato dove il fronte è stato stabilito sull’evoluzione. Nel 2011, almeno sette stati hanno discusso proposte per limitare l’insegnamento dell’evoluzionismo nelle scuole pubbliche. Le proposte anti evoluzione negli ultimi anni sono tutte fallite, tranne in Louisiana”. Il disegno di legge in Louisiana esige che “gli organi di gestione di un’istituzione scolastica possano pretendere che vengano insegnate all’interno dell’istituzione diverse teorie sull’origine della vita, compreso il creazionismo scientifico”. “Si tratta di una proposta che promuove direttamente l’insegnamento del creazionismo”, dice Eugenie Scott, executive director del National Center for Science Education, organizzazione non profit di Oakland, California, che difende l’insegnamento nelle scuole pubbliche dell’evoluzione e del cambiamento climatico.
Gli oppositori dell’insegnamento dell’evoluzionismo che chiedono leggi che riflettano le loro opinioni devono trovare il modo di aggirare la sentenza del 1987 della Corte Suprema, che definì anticostituzionale l’insegnamento del creazionismo come scienza nelle scuole pubbliche. Perciò, ogni legge approvata che contemplasse l’insegnamento del creazionismo verrebbe cancellata dai tribunali.
Non vi è dubbio che il tema dominante questo anno politico continuerà a essere l’economia e la disoccupazione. Tuttavia, argomenti come il dibattito sull’evoluzione sono indicazioni significative di come gli elettori affrontano il significato e lo scopo della vita e, quindi, di come si costruiscono le loro opinioni circa l’economia, il lavoro e i diritti umani.


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