Regno Unito: maggioranza di medici contrario a eutanasia e suicidio
assistito, 6 gennaio, 2012, http://www.uccronline.it
Indipendentemente dalla forte
pressione di una certa area culturale, i medici inglesi respingono fortemente
l’eutanasia e il suicidio assistito. In Ultimissima 23/3/11 si parlava dell’80%
di oppositori tra gli specialisti della salute che vivono in un’area sociale
fortemente esposta a ideologie radicali ed esasperatamente pro-death.
La rivista “Palliative Medicine”
ha pubblicato recentemente uno studio nel quale i ricercatori hanno valutato
tutti gli articoli scientifici pubblicati tra gennaio 1990 e aprile 2010,
confermando che i medici del Regno Unito si oppongono all’introduzione sia di
AVE (eutanasia volontaria) che PAS (suicidio assistito) nella maggior parte di
essi. Lo stesso risultato è stato dato nel 2009, dove è risultato anche che gli
specialisti in medicina palliativa erano quelli più fortemente contrari.
E’ bene sapere che la maggioranza
dei medici rimane coerente con la propria etica professionale e con il
Giuramento d’Ippocrate che recita espressamente: «Non somministrerò ad alcuno,
neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio;
similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo», e nella versione
moderna: «Giuro di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute
fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con
responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio
atto professionale; di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno; di
non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una
persona; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà
umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò
mai le mie conoscenze».
Attitudes of UK
doctors towards euthanasia and physician-assisted suicide: A systematic
literature review. - http://www.ncbi.nlm.nih.gov
Source
Department of Palliative Medicine, Milford Care
Centre, Castletroy, Limerick, Ireland.
Abstract
OBJECTIVES:
To review studies over a 20-year period that
assess the attitudes of UK doctors concerning active, voluntary euthanasia
(AVE) and physician-assisted suicide (PAS), assess efforts to minimise bias in
included studies, determine the effect of subgroup variables (e.g. age, gender)
on doctors' attitudes, and make recommendations for future research. Data
sources: Three electronic databases, four pertinent journals, reference lists
of included studies. Review methods: Literature search of English articles between
January 1990 and April 2010. Studies were excluded if they did not present
independent data (e.g. commentaries) or if they related to doctors outside the
UK, patients younger than 18 years old, terminal sedation, withdrawing or
withholding treatment, or double-effect. Quantitative and qualitative data were
extracted.
RESULTS:
Following study selection and data extraction,
15 studies were included. UK doctors oppose the introduction of both AVE and
PAS in the majority of studies. Degree of religiosity appeared as a
statistically significant factor in influencing doctors' attitudes. The top
three themes in the qualitative analysis were the provision of palliative care,
adequate safeguards in the event of AVE or PAS being introduced, and a
profession to facilitate AVE or PAS that does not include doctors.
CONCLUSIONS:
UK doctors appear to oppose the introduction of
AVE and PAS, even when one considers the methodological limitations of included
studies. Attempts to minimise bias in included studies varied. Further studies
are necessary to establish if subgroup variables other than degree of
religiosity influence attitudes, and to thoroughly explore the qualitative
themes that appeared.
PMID:
22190615
[PubMed - in process]
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