sabato 7 gennaio 2012


Regno Unito: maggioranza di medici contrario a eutanasia e suicidio assistito, 6 gennaio, 2012, http://www.uccronline.it

Indipendentemente dalla forte pressione di una certa area culturale, i medici inglesi respingono fortemente l’eutanasia e il suicidio assistito. In Ultimissima 23/3/11 si parlava dell’80% di oppositori tra gli specialisti della salute che vivono in un’area sociale fortemente esposta a ideologie radicali ed esasperatamente pro-death.

La rivista “Palliative Medicine” ha pubblicato recentemente uno studio nel quale i ricercatori hanno valutato tutti gli articoli scientifici pubblicati tra gennaio 1990 e aprile 2010, confermando che i medici del Regno Unito si oppongono all’introduzione sia di AVE (eutanasia volontaria) che PAS (suicidio assistito) nella maggior parte di essi. Lo stesso risultato è stato dato nel 2009, dove è risultato anche che gli specialisti in medicina palliativa erano quelli più fortemente contrari.

E’ bene sapere che la maggioranza dei medici rimane coerente con la propria etica professionale e con il Giuramento d’Ippocrate che recita espressamente: «Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo», e nella versione moderna: «Giuro di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze».


Attitudes of UK doctors towards euthanasia and physician-assisted suicide: A systematic literature review. - http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Source

Department of Palliative Medicine, Milford Care Centre, Castletroy, Limerick, Ireland.
Abstract

OBJECTIVES:

To review studies over a 20-year period that assess the attitudes of UK doctors concerning active, voluntary euthanasia (AVE) and physician-assisted suicide (PAS), assess efforts to minimise bias in included studies, determine the effect of subgroup variables (e.g. age, gender) on doctors' attitudes, and make recommendations for future research. Data sources: Three electronic databases, four pertinent journals, reference lists of included studies. Review methods: Literature search of English articles between January 1990 and April 2010. Studies were excluded if they did not present independent data (e.g. commentaries) or if they related to doctors outside the UK, patients younger than 18 years old, terminal sedation, withdrawing or withholding treatment, or double-effect. Quantitative and qualitative data were extracted.

RESULTS:

Following study selection and data extraction, 15 studies were included. UK doctors oppose the introduction of both AVE and PAS in the majority of studies. Degree of religiosity appeared as a statistically significant factor in influencing doctors' attitudes. The top three themes in the qualitative analysis were the provision of palliative care, adequate safeguards in the event of AVE or PAS being introduced, and a profession to facilitate AVE or PAS that does not include doctors.

CONCLUSIONS:

UK doctors appear to oppose the introduction of AVE and PAS, even when one considers the methodological limitations of included studies. Attempts to minimise bias in included studies varied. Further studies are necessary to establish if subgroup variables other than degree of religiosity influence attitudes, and to thoroughly explore the qualitative themes that appeared.
PMID:
22190615
[PubMed - in process]

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