lunedì 9 gennaio 2012


Nuovo studio: l’Irlanda è un paese giovane e sano grazie al divieto di aborto, di Antonio Tedesco, 8 gennaio, 2012, http://www.uccronline.it

Un nuovo studio irlandese collega il basso tasso di aborto ad una bassa incidenza di cancro al seno e una buona salute mentale tra le donne. Oltre a dimostrare dunque la pericolosità dell’aborto per la salute delle donne, la ricerca è molto importante per evidenziare quanto le donne irlandesi stiano beneficiando del divieto all’aborto. In Irlanda infatti è illegale a meno che la gravidanza non metta in rischio la vita della donna. Il fatto che l’aborto sia vietato, che le donne stiano bene, abbiano bassi tassi di mortalità (dati 2005) e il 70% dei cittadini approvi il divieto (dati febbraio 2011), è davvero una situazione rivelatrice delle falsità degli argomenti pro-choice (o pro-death).

Il presente studio è stato redatto da Patrick Carroll,  del Pensions and Population Research Institute (PAPRI), il quale ha affermato: «le leggi restrittive sull’aborto hanno permesso un tasso di natalità, nella Repubblica e nell’Irlanda del Nord, molto più alto rispetto alla media europea, beneficiando di un profilo demografico più giovane e con meno dipendenza in materia di immigrazione rispetto ad altri paesi europei». Ha aggiunto che ci sono stati benefici sia per le donne ed i bambini, spiegando che «è perché sono bassi i tassi di aborto tra le donne irlandesi che l’Irlanda presenta una bassa incidenza di malattie materno-infantile note per essere legate all’aborto: bambini nati morti, sottopeso nelle nascite singole o multiple, nascite pretermine o premature, paralisi cerebrale e di mortalità materna…». E ancora: «L’Irlanda beneficia anche di bassa incidenza di cancro al seno e relativamente buona salute mentale tra le donne, una bassa incidenza di alcune malattie del sistema immunitario a cui hanno contribuito i bassi tassi di aborto. La liberalizzazione delle leggi sull’aborto in Irlanda può provocare elevati tassi abortivi ed un deterioramento nei confronti di queste condizioni che incidono sulla salute delle donne», ha continuato.

Il rapporto mostra che oltre 100.000 bambini irlandesi sarebbero andati soppressi se la legislazione fosse favorevole all’aborto. Rebecca Roughneen, una pro-life irlandese, ha dichiarato: «Dobbiamo fare in modo che l’Irlanda sia “per la vita” e continui a proteggere mamme e bambini». Dati divulgati nell’aprile 2011 mostrano anche una decrescita del numero di donne irlandesi che si recano in Gran Bretagna per abortire.


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