Nuovo studio:
l’Irlanda è un paese giovane e sano grazie al divieto di aborto, di Antonio
Tedesco, 8 gennaio, 2012, http://www.uccronline.it
Un nuovo studio irlandese collega il basso tasso di aborto
ad una bassa incidenza di cancro al seno e una buona salute mentale tra le
donne. Oltre a dimostrare dunque la pericolosità dell’aborto per la salute
delle donne, la ricerca è molto importante per evidenziare quanto le donne
irlandesi stiano beneficiando del divieto all’aborto. In Irlanda infatti è
illegale a meno che la gravidanza non metta in rischio la vita della donna. Il
fatto che l’aborto sia vietato, che le donne stiano bene, abbiano bassi tassi
di mortalità (dati 2005) e il 70% dei cittadini approvi il divieto (dati
febbraio 2011), è davvero una situazione rivelatrice delle falsità degli
argomenti pro-choice (o pro-death).
Il presente studio è stato redatto da Patrick Carroll, del Pensions and Population Research
Institute (PAPRI), il quale ha affermato: «le leggi restrittive sull’aborto
hanno permesso un tasso di natalità, nella Repubblica e nell’Irlanda del Nord,
molto più alto rispetto alla media europea, beneficiando di un profilo
demografico più giovane e con meno dipendenza in materia di immigrazione
rispetto ad altri paesi europei». Ha aggiunto che ci sono stati benefici sia
per le donne ed i bambini, spiegando che «è perché sono bassi i tassi di aborto
tra le donne irlandesi che l’Irlanda presenta una bassa incidenza di malattie
materno-infantile note per essere legate all’aborto: bambini nati morti,
sottopeso nelle nascite singole o multiple, nascite pretermine o premature,
paralisi cerebrale e di mortalità materna…». E ancora: «L’Irlanda beneficia
anche di bassa incidenza di cancro al seno e relativamente buona salute mentale
tra le donne, una bassa incidenza di alcune malattie del sistema immunitario a
cui hanno contribuito i bassi tassi di aborto. La liberalizzazione delle leggi
sull’aborto in Irlanda può provocare elevati tassi abortivi ed un
deterioramento nei confronti di queste condizioni che incidono sulla salute
delle donne», ha continuato.
Il rapporto mostra che oltre 100.000 bambini irlandesi
sarebbero andati soppressi se la legislazione fosse favorevole all’aborto.
Rebecca Roughneen, una pro-life irlandese, ha dichiarato: «Dobbiamo fare in
modo che l’Irlanda sia “per la vita” e continui a proteggere mamme e bambini».
Dati divulgati nell’aprile 2011 mostrano anche una decrescita del numero di
donne irlandesi che si recano in Gran Bretagna per abortire.
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