L’aborto aumenta il rischio di disturbi mentali dell’81%, 5 settembre,
2011, http://www.uccronline.it
Ancora una volta uno studio scientifico, basato su 877.000
donne, ha dimostrato la pericolosa esistenza della cosiddetta “Sindrome Post
Aborto”, cioè si è rilevato che le donne che si sottopongono all’interruzione
di gravidanza hanno quasi il doppio di probabilità di soffrire di problemi di
salute mentale rispetto a coloro che decidono di partorire.
Inoltre la ricerca, realizzata dall’accademica americana
“Priscilla Coleman” e pubblicata sul “British Journal of Psychiatry”, ha
dimostrato che il 10% di tutti i problemi di salute mentale deriva dall’aborto.
I risultati sono interessanti, si legge su “The Telegraph”, poiché -sommandosi
a studi precedenti- smentiscono la vecchia leggenda degli attivisti per
l’aborto, i quali sostengono che l’interruzione della gravidanza riduca,
piuttosto che aumentare i rischi, per la salute delle donne.
La professoressa Coleman, autrice dello studio, ha
dichiarato: «Nel complesso, i risultati hanno rivelato che le donne che hanno
subito un aborto hanno registrato un aumento dell’81% del rischio di problemi
di salute mentale, e quasi il 10% dell’incidenza di problemi di salute mentale
sono direttamente attribuibili all’aborto». In particolare, l’aborto è
collegato per il 34% ad una maggiore probabilità di disturbi d’ansia, il 37% di
depressione, il 110% (più del doppio) al rischio di abuso di alcool, il 220%
(più del triplo) al consumo di cannabis e al 155% al rischio di suicidio.
Abbiamo inserito i risultati di questo studio nel nostro
dossier appositamente dedicato all’argomento, dove è possibile visionare la
gran parte delle ricerche scientifiche realizzate.
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