I nuovi forzati del testosterone per una vita al massimo - Dai
bodybuilder alle star come Sylvester Stallone. Dagli operatori di Borsa ai
militari in missione. Per aumentare le prestazioni sessuali, per esaltare
l´aggressività sul lavoro, per rafforzare l´autostima. Sono bombe vendute
illegalmente soprattutto sul web, che fanno esplodere i muscoli e bruciano il
grasso. Ma danneggiano fegato, reni e cuore Dopo decenni questi farmaci escono
dalle palestre e attirano un pubblico nuovo - I consumatori subiscono gli effetti
fisici devastanti pur di avere vantaggi psicologici di Elena Dusi, La
Repubblica, 15 maggio 2012
Aggiungi testosterone alla tua vita. Non tanto
per vincere medaglie, ma per far sparire il grasso, definire i pettorali,
rialzare la temperatura del desiderio sessuale, condire la giornata sul lavoro
con autostima e aggressività. A pensarla così non sono più solo i bodybuilder,
e nessun paese è ormai immune dal consumo illecito di steroidi anabolizzanti.
Sylvester Stallone oggi non verrebbe neanche più fermato con una 24 ore di
fiale e pastiglie (accadde alla dogana di Sydney) grazie a quel canale di
circolazione mondiale oliatissimo che è la vendita su internet.
Illegali, pericolosi, quasi
sempre contraffatti, usati in veterinaria per far prendere peso a vitelli e
cavalli, gli steroidi che stimolano il testosterone – negli uomini come nelle
donne – sono ormai usciti dalle palestre. Ai consumatori tradizionali si
affianca un pubblico nuovo e "laico" che non ha medaglie da
inseguire, ma difficoltà di autostima da superare. «Bastano poche settimane. La
massa grassa diminuisce a favore di quella muscolare» spiega Roberta Pacifici,
che all´Istituto superiore di sanità dirige il reparto farmacodipendenza e
doping. I sospetti su molte star rimbalzano da Hollywood a Bollywood. Ma non ci
sono solo star, tra i forzati del testosterone. Lo prendono i manager di Wall
Street per aumentare la loro propensione al rischio (uno studio del 2009 rivelò
che i trader hanno livelli dell´ormone più alti della media). Lo usano i
militari in missione, per mantenere i muscoli tonici e potenziare
l´aggressività. Lo provano single, sposati e fidanzati (donne incluse) nella
convinzione che gli ormoni maschili migliorino le prestazioni sessuali.
Dopo decenni, insomma, gli
steroidi sono usciti dalle palestre. Ai consumatori tradizionali si affianca un
pubblico nuovo e "laico" che non ha medaglie da inseguire, ma
difficoltà di autostima da superare. «Bastano poche settimane. La massa grassa
diminuisce a favore di quella muscolare» spiega Roberta Pacifici, che
all´Istituto superiore di sanità dirige il reparto farmacodipendenza e doping.
«L´assunzione si chiama "top-down": si cresce gradualmente con le
dosi, arrivando a un picco fino a 50 volte superiore all´uso terapeutico. Poi
si cala e si trascorre un periodo di riposo per permettere al corpo di
ripulirsi: è il "wash out". Nessun fisico reggerebbe senza».
Nell´uso di queste bombe che
fanno esplodere muscoli, ma anche fegato, reni e cuore, i culturisti sono
paradossalmente i più attrezzati. «Il consumatore ignorante che acquista su
internet legge che non ci sono effetti collaterali e si abbandona al fai-da-te
più sfrenato» spiega Marco Cosentino dell´università dell´Insubria, coautore di
uno studio sui siti che vendono anabolizzanti. Che rivela: «Tra i nuovi
consumatori ci sono moltissimi militari. Le basi in Iraq e Afghanistan
compaiono di frequente fra gli indirizzi di consegna».
Il drogato di testosterone è
disposto ad accettare effetti collaterali devastanti anche solo in nome degli
effetti psicologici: aggressività, motivazione, resistenza alla fatica e
aumento - sia pur limitato ai periodi di assunzione - del desiderio sessuale.
Un questionario dell´università di Padova fra 3mila studenti veneti di medie e
superiori ha rivelato che il 6,2% di chi faceva sport ha assunto sostanze
dopanti e il 10,7% ha amici che "prendono qualcosa". Ma i dati,
basati su ammissioni spontanee, sono sicuramente sottostimati.
Cristina Segura Garcia, psichiatra
dell´università Magna Grecia di Catanzaro, ha guidato uno studio sulle
motivazioni che spingono a gonfiarsi di muscoli e pasticche. «La passione
smodata per l´esercizio fisico non è dissimile, dal punto di vista
psichiatrico, da disturbi ossessivo-compulsivi e anoressia. Come una ragazza
anoressica non si vede mai abbastanza magra, un ragazzo che va in palestra
rischia di non vedersi mai troppo muscoloso».
Ma gli steroidi possono anche
uccidere, provocando insufficienza epatica, linfoma, infarto e perfino pulsioni
suicide. Ma le indicazioni su quelli venduti online non citano nemmeno gli
effetti collaterali "più lievi": crescita del seno negli uomini e sua
riduzione nelle donne, atrofia dei testicoli e carenza di spermatozoi
(l´organismo smette di produrre testosterone se lo riceve dall´esterno),
irregolarità mestruale, perdita di capelli nei maschi e crescita della barba
nelle signore. La sovraeccitazione e l´aggressività, anche sessuale -
caratteristiche della fase "top" - lasciano il passo in quella
"down" a impotenza e fatica di vivere. «Spesso accade - spiega
Pacifici - che dagli steroidi si passi al Viagra, agli ormoni femminili per
contrastare la crescita del seno, ai sonniferi per ripristinare il ritmo
veglia-sonno e alla cocaina per vincere la depressione, in un crescendo di
medicinali di cui si perde facilmente il controllo». Come se poi gli steroidi
non facessero abbastanza male da soli. «Nella mia carriera ho visto di tutto»
commenta Giuseppe Lippi, responsabile della Diagnostica ematochimica
dell´ospedale universitario di Parma. «Chi rispetta i tempi di wash out riesce
ad andare avanti con gli steroidi anche 15 anni. Ma con un´assunzione
continuativa è questione di mesi. Infarto, trombosi o necrosi epatica
fulminante sono inevitabili». Poche settimane bastano perché gli effetti
dannosi diventino cronici. «Il primo segno spesso è l´ittero, un colorito
giallastro» spiega Emanuela Turillazzi, medico legale all´università di Foggia.
«Vuol dire che le cellule del fegato hanno cominciato a danneggiarsi».
Del sequestro di steroidi in
Italia si occupano soprattutto i Carabinieri dei Nas. «Le indagini - spiega il
capitano Francesco Saggio, comandante del Reparto Analisi dei Nas di Roma -
possono partire da informazioni confidenziali, da altri processi o dal
monitoraggio dei siti web». Gli acquirenti online vengono intercettati, e da lì
si fa partire un´indagine sul terreno. A fine febbraio i Nas di Ancona hanno
sequestrato 95mila dosi di sostanze dopanti (uno dei più grandi quantitativi
nel nostro paese) a un 62enne di Fano che si riforniva all´estero o su
internet, poi miscelava gli steroidi nel suo laboratorio casalingo e li
rivendeva con etichette false, simili a quelle di case farmaceutiche famose.
All´uomo (un disoccupato) sono state sequestrate case e ville per 4,5 milioni.
Massimo Montisci, medico legale
dell´università di Padova, gli effetti degli steroidi li ha visti in prima
persona sul tavolo autoptico su cui sono finiti 4 atleti negli ultimi anni: 3
culturisti e un ciclista, morto per un attacco di cuore uscendo dal dentista.
«Il cuore si gonfia. Come le cellule degli altri muscoli, anche quelle
cardiache aumentano di dimensione, ma senza far crescere la forza di
contrazione. Spesso anzi muoiono e vengono sostituite da tessuto fibroso. E il danno
resta permanente anche quando si interrompe l´assunzione. In caso di infarto,
la morte viene spesso attribuita a cause naturali, ad esempio a un attacco di
cuore di origine ignota». Se si apre un´inchiesta, i test antidoping possono
essere svolti non solo sull´urina, ma anche su capelli, altri peli o unghie.
«Sono reperti che possono segnalarci un doping vecchio di mesi, fino a un anno»
spiega Montisci. «Ma gli atleti hanno imparato. È per questo che a volte li
vediamo completamente depilati».
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