Una provincia per la vita (©L'Osservatore
Romano 11 dicembre 2011)
CORRIENTES, 10. La provincia
argentina di Corrientes dice no all'aborto e sì alla vita dal concepimento fino
alla morte naturale. È quanto emerso nel corso di un incontro multisettoriale
ed ecumenico a favore della vita, svoltosi nei giorni scorsi. Vi hanno preso
parte tra gli altri l'arcivescovo di Corrientes, monsignor Andrés Stanovnik, il
vescovo di Goya, monsignor Ricardo Oscar Faifer, il vescovo di Santo Tomé,
monsignor Hugo Norberto Santiago, il pastore evangelico Telechea Ignacio, il
governatore di Corrientes, Ricardo Colombi, e il vicegovernatore Pedro
Braillard Poccard. Durante il convegno, diversi esponenti della società e
leader religiosi hanno espresso il loro fermo rifiuto all'aborto, mentre il
Governo provinciale ha aderito a questa presa di posizione mediante un decreto
in cui il presidente ha ribadito personalmente la sua posizione affermando che
"la società intera deve coordinare azioni per proteggere la vita e non
combatterla". L'evento ha fatto anche da cornice a una manifestazione
contro l'aborto che ha visto coinvolti numerose istituzioni argentine e
centinaia di cittadini raggruppati in associazioni ed enti pro vita. A margine
dei lavori è stato presentato il decreto del potere esecutivo provinciale n.
2870 del 2 dicembre 2011, in cui si dichiara che: "Corrientes, come
provincia pro vita, ha stabilito come politica di Stato la difesa della vita
dal momento del concepimento fino alla morte naturale". Nel provvedimento
si afferma che "il diritto alla vita è inerente a ogni essere umano, ed è
di carattere universale, assoluto, inalienabile, essenziale e disponibile,
senza che sia sminuito da circostanze, come l'anzianità, la riduzione di certe
facoltà o la mancanza di autonomia". Il decreto, inoltre, evidenzia che
"l'effettiva tutela del diritto alla vita dal concepimento è un dovere
primario dello Stato, dunque, il nascituro gode completamente di questo diritto
e della sua conseguente protezione". E che "al fine di garantire la
protezione del diritto alla vita e della famiglia, è necessario dichiarare come
politica di Stato, la difesa della vita fin dal concepimento, fornendo le
condizioni necessarie per il pieno e dignitoso sviluppo di ciascuno degli
abitanti di questa provincia".
La commissione arcidiocesana per
l'Anno della vita, insieme con le comunità evangeliche e le organizzazioni
religiose di Corrientes ha chiesto al Governo provinciale che Corrientes sia
dichiarata formalmente "Provincia pro vita". Il governatore Ricardo
Colombi ha sottolineato che "tutti gli uomini e le donne sono chiamati a
partecipare a questa lotta", e ha spiegato che "sia il potere
esecutivo che legislativo dichiarano Corrientes a favore della vita, per nostra
educazione, per i nostri genitori, per la scuola, per la storia e i
valori". Soddisfazione è stata espressa dall'arcivescovo Stanovnik.
"Questo incontro - ha spiegato - ci identifica con la scelta della vita. È
bello che a Corrientes diversi gruppi religiosi possano stare insieme nello
stesso luogo con lo stesso spirito avendo un solo obiettivo che è il Dio della
Vita". Il presule ha ribadito che "la vita è una benedizione, un dono
che riceviamo, radicato nella nostra gente, nell'animo, nella cultura del
nostro popolo".
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